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Il timore della terza guerra mondiale nelle parole del Generale inglese Patrick Sanders. L’analisi di Andrea Pasini

di Andrea Pasini mercoledì 29 giugno 2022

2' di lettura

Ogni giorno che passa il tunnel dove si dovrebbe intravedere la luce di una possibile conclusione della guerra in Ucraina si allunga sempre di più. L’Europa e l’America stanno sostenendo l’Ucraina che, ricordiamo, è stata attaccata militarmente dalla Russia. È chiaro dunque chi sia la vittima e chi l’aggressore, ma a questo punto dobbiamo fare un passo in avanti e aspettarci che la situazione purtroppo degeneri da un giorno all'altro. La guerra ora è circoscritta all’Ucraina, ma dalle dichiarazioni degli ultimi giorni del presidente Russo Vladimir Putin c’è seriamente da preoccuparsi in quanto lasciano intendere una possibile escalation anche in Europa e in tutti i paesi alleati alla Nato.

La Gran Bretagna, che fino ad oggi ha sostenuto le forze ucraine, è cosciente che si possano preannunciare tempi piuttosto cupi, basta analizzare le parole del Generale Patrick Sanders e del premier Boris Johnson. Il Generale Patrick Sanders da poco salito al comando generale delle forze armate britanniche, non ha usato mezzi termini su quali potrebbero essere gli sviluppi del conflitto in Ucraina: “Siamo la generazione che deve preparare l'esercito a combattere ancora una volta in Europa” poiché l'invasione russa dell'Ucraina mina la stabilità globale. “Siamo entrati in una nuova era di insicurezza”. 

Ci troviamo di fronte alla più grande minaccia alla stabilità occidentale dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Ad alimentare questa certezza sono le parole di Putin, secondo cui gli ex Stati Sovietici farebbero parte della Russia storica. Le sue parole di avvertimento sono state chiare: “Niente sarà più come una volta”.

Le affermazioni di Putin alzano quindi il livello di allarme e sono il terreno su cui attecchiscono quelle espresse dal Generale Sanders.

Come affermato da Boris Johnson, un’eventuale vittoria della Russia sarebbe “catastrofica", per questo motivo il premier ha assicurato a Zelensky che il Regno Unito è pronto a lanciare un'importante operazione per addestrare le forze armate ucraine, addestrando fino a 120.000 soldati ogni 120 giorni per prepararli al combattimento contro i soldati di Putin.

Johnson ha inoltre esortato la comunità internazionale a usare il suo potere per espellere gli eserciti invasori di Mosca. “Il tempo è ora il fattore vitale” ha dichiarato il premier. “Tutto dipenderà dal fatto che l'Ucraina possa rafforzare la sua capacità di difendere il suo suolo più velocemente di quanto la Russia possa rinnovare la sua capacità di attacco. Il nostro compito è guadagnare tempo dalla parte dell'Ucraina”.

La situazione in Ucraina e non solo è molto critica e gli scenari potrebbero mutare repentinamente. L’Europa mai come in questo momento deve dimostrarsi coesa sotto tutti i fronti. In questo momento storico cosi delicato ne va del futuro dell’occidente e della libertà dei popoli europei e occidentali.
 

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