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E-commerce, il mestiere delle nuove generazioni

venerdì 30 giugno 2023

2' di lettura

Aydin Vahabov ha iniziato il suo percorso a 18 anni ed è l’esempio di un giovanissimo imprenditore, specchio della sua generazione, capace, in poco tempo, ma con tanti sacrifici, di costruirsi un mestiere. Prima cameriere, poi arbitro per dare una mano ai suoi genitori, ha ideato un metodo e la E-COM DIGITALE, accademia online e il primo programma 1 to 1 in Italia che offre percorsi di formazione per avviare la propria attività di vendita di prodotti digitali da casa generando entrate costanti.  Ma è stata la sua voglia di fare e di ottenere qualcosa in più dalla vita a spingerlo ad addentrarsi nel mondo dell’online, dove ha scoperto i prodotti digitali, ottenendo grandi risultati in pochissimo tempo e decidendo di lasciare i suoi due lavori per dedicarsi al 100% a questo business, riuscendo anche a provvedere alla madre grazie ai guadagni elevati. 

Sono tantissime le persone, giovani o adulte che hanno voluto scoprire come abbia fatto a raggiungere quei risultati; sì, perché sembra proprio che questo sia uno dei mestieri del futuro dei nostri giovani. Ma le difficoltà quali sono?
“Bisogna scegliere metodo giusto e persone giuste”- dice Vahabov-“ ci sono grandi promesse che si rivelano non funzionanti e bisogna documentarsi su quello che ci viene proposto. Sono spesso modelli che necessitano di capitali iniziali da investire, o competenze, invece nel nostro caso con l’e-commerce una persona che parte da zero può anche con poco tempo libero a disposizione, senza esperienza pregressa e seguito step by step lanciare il suo prodotto. Bisogna, quindi, stare attenti!”.

A tuo parere il percorso canonico, liceo, università e master non è più di tendenza per le nuove generazioni?
“Funzionava 10 anni fa; il sistema universitario rallenta i giovani, al posto di metterti sul mercato e farti fare esperienza, ti mette in una situazione di ritardo, perchè il mercato va veloce e si resta fuori da questa opportunità. In questo modo i giovani non entreranno mai sul digitale, ma è il sistema che li ha impostati così e che li rallenta a livello di apprendimento del digitale. Ciò che conta sono le esperienze a livello digitale; prima inizi e prima apprendi e devi stare sul campo. L’università funziona per altre professioni, come medico, o avvocato, solo per fare qualche esempio".

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