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Le Iene, CASO GIOACCHINO GARGANO: UNA RAGAZZA, MARTA, RACCONTA LE PRESUNTE VIOLENZE SUBITE DAL PODCASTER

martedì 11 novembre 2025

7' di lettura


Qualche settimana fa era stato trasmesso l’audio shock di Asia Vitale registrato dal podcaster palermitano Gioacchino Gargano, in cui la giovane parlava della dinamica di quanto accaduto la notte in cui ha subito uno stupro di gruppo. A seguito di quella puntata, una ragazza di ventiquattro anni, Marta, ha trovato il coraggio di denunciare in procura, e oggi ai microfoni di Roberta Rei e Marco Occhipinti, di aver subito una presunta violenza sessuale, quando era ancora minorenne, da parte dello stesso Gargano. «Avevo diciassette anni», racconta all’inviata, «e lui era una persona che stimavo, che mi faceva ridere, che sapeva prendermi con le parole. Mi fidavo». I due si conoscono a Ustica presso un villaggio turistico, dove Marta, allora diciassettenne, era in vacanza con la madre e Gioacchino, ventunenne, era un animatore.

Di seguito l’intervista alla ragazza, in onda stasera, su Italia 1, in prima serata:

Roberta Rei: “Com’era?”

Marta: “Era una persona simpatica, divertente, carismatica. Era una persona con cui mi trovavo davvero bene. Oltre questa amicizia si era creata un'intesa sessuale, avevamo ogni tanto dei momenti intimi, che però in realtà non arrivavano mai al dunque”.

Roberta Rei: “Effusioni?”

Marta: “Effusioni e preliminari”.

Marta racconta che un giorno, a fine serata, arrivata l’ora di ritirarsi nei propri bungalow:

Marta: “Mi raggiunge Gioacchino e mi chiama ‘Marta’. Aveva bevuto, ma non era ubriaco, gli faccio ‘io sto risalendo perché non posso fare tardi, sono stanca’. Lui mi prende per la mano, e io gli dicevo ‘Gioacchino non voglio, non mi va di stare ancora, e mi trascina di forza. Mi prende le spalle, mi sbatte contro questo bungalow, e cercava di baciarmi, di toccarmi e io non volevo. Gioacchino tu lo hai visto, rispetto a me è il doppio. Inizia a bloccarmi le mani, la faccia, la bocca perché dicevo ‘no, no, non voglio’, e lui mi diceva ‘Dai, dai amore, dai’, Mi inizia a baciare, mi inizia a toccare, inizia a bloccare le mani. Mi prende e mi mette seduta praticamente su una panchina e si mette sopra di me. E mi baciava, mi toccava da dentro, chiaramente e si auto toccava con la mia mano, finché mi distende sempre in questa panchina. Era messo sopra di me, bloccandomi le mie mani e mi cercava di aprire la bocca. Io ho praticato sesso orale a lui ecco. Lo ha infilato nella bocca quindi comunque è riuscito a fare quello che ha fatto”.

Marta racconta di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, accuse riportate fedelmente nella denuncia/querela presentata alla Procura della Repubblica di Palermo e avente ad oggetto: ‘violenza sessuale su minore’. Violenza che, secondo il suo racconto, sarebbe terminata solo quando Marta avrebbe visto nel buio la luce del cellulare della sua amica Chiara.

Marta allora la chiama per attirare l’attenzione e il suo racconto della serata continua: “‘Chiara! a quel punto Gioacchino mi lascia e io scappo. Sono corsa da lei piangendo mi ha abbracciato e insieme siamo risalite in hall. Chiara mi ha detto ‘dobbiamo dirlo subito a tua mamma’, e non volevo, perché capisci bene che comunque mi vergognavo proprio che c’entrasse un atto sessuale. Andiamo da mamma, era notte fonda, l’ho svegliata e le dico ‘mamma è successa una cosa’. E le ho raccontato tutto”.

Chiara è stata contattata dalla Iena confermando la parte di racconto che la riguarda. Stessa cosa fa Lucia, la madre di Marta, che all’epoca, dopo aver raccolto lo sfogo della figlia, affrontò Gioacchino: “Gli ho detto adesso tu mi racconti tutto. Lui non si è opposto assolutamente. A parte che era impaurito, spaventato. Mi raccontò tutto quello che era avvenuto e io registrai tutto, ma lui lo sapeva”.

Roberta Rei: “Cosa ha detto?”

Lucia: “Confermò tutta la versione di Marta, quindi che lui l'aveva trascinata nel bungalow. Insomma, sesso orale, costretta. Lui ha ammesso tutto – e aggiunge - Non ho denunciato perché Marta aveva 17 anni, sapevo bene che nel momento in cui le vittime sono minori non è prescrivibile, e lei non era pronta, io desideravo che se questo fosse avvenuto sarebbe stata una sua scelta, matura di una donna”.

Nel servizio, anche l’incontro tra Roberta Rei con il podcaster Gioacchino Gargano. Quando l’inviata gli mostra la denuncia e le accuse, il ragazzo si sente male, quasi si accascia avendo bisogno di assistenza.

Gioacchino: “Bisogna fermarsi a un no, E lo dico soprattutto ai ragazzi più giovani. Bisogna fermarsi assolutissimamente ad un no”

Roberta Rei: “Ma tu queste cose le dici solo perché sei davanti a una telecamera o perché le credi davvero?”

Gioacchino: “Ma è normale che le penso. Ma stiamo scherzando”

Roberta Rei: Una ragazza quando t'ha visto in tv a parlare di consenso è saltata sulla sedia, è stata malissimo..”

Gioacchino: “E perché?”

Roberta Rei: “Una ragazza a cui avresti fatto cose in un villaggio durante, un'estate”

Gioacchino: “Non.. Guarda, Non.. Non so bene..”

Roberta Rei: Marta te la ricordi?”

Gioacchino: “Ma adesso io non so bene che cosa è stato raccontato però penso che le cose vanno raccontate per bene..”

Roberta Rei: “Certo, è quello che cerchiamo di fare sempre noi. Raccontaci com'è andata con Marta?”

Gioacchino: “Niente semplicemente una ragazza con cui comunque.. Frequentavamo questo villaggio. Io ero lì per lavoro ma non c'è mai stato nulla contro il consenso.. Diciamo così..”

Roberta Rei: “È andata così Gioacchì?”

Gioacchino: “Sì, ma non c'è stato una violazione al consenso no.. Assolutamente no”

(Gioacchino barcolla e sta per svenire)

Roberta Rei: “No? Tutto ok Gioacchì?”

Gioacchino: “Sì, è normale che comunque questa storia possa in qualche modo influire in maniera negativa sulla mia immagine. Quando fondamentalmente...”

Roberta Rei: “Tutto bene?”

Gioacchino: “Sì, sì, assolutamente.”

Roberta Rei: “Ti senti bene? Vuoi un po' d'acqua? Tutto ok?”

Gioacchino: “Sto bene, non è un problema”

Roberta Rei: “Che ti senti?”

Gioacchino: “No, per me è una dichiarazione secondo me gravissima nei miei confronti”

Roberta Rei: “Tu mi puoi raccontare la tua versione?”

Gioacchino: “Certo, assolutamente..”

Roberta Rei: “Insomma, sai cosa, È giusto che tu replichi no a questa cosa, perché quello che lei racconta è molto grave..”

Gioacchino: “Assolutamente. Posso confermare che non c'è stata alcuna violenza, alcuna… alcun..

Roberta Rei: “Com'è andata? Cos'è? Forse non vi eravate capiti, non...”

Gioacchino: “Io, quello che...”

Roberta Rei: “Che c'è? Tutto bene?

(Gioacchino barcolla e sta per svenire)

Gioacchino: “No, perché comunque… Un’operazione molto..”

Roberta Rei: “Che ti senti!? Aiutaci un attimo.. Oh.. Calmati calmati. Un po’ d’acqua... Che ti senti? Aspetta (Schiaffetto di Roberta sulla guancia di Gioacchino) Che ti senti? Un po’ d’acqua.. Bevi.. Ehi.. Che ti senti? Che ti senti?”

Gioacchino: “Mi sento accusato di qualcosa di molto grave, che fondamentalmente non esiste.. Questo è grave..”

Roberta Rei: “E bevi, bevi un po'. Tu hai tutto il diritto di rispondere, no?”

(Roberta versa un po’ d’acqua a Gioacchino)

Roberta Rei: “Se ti senti accusato di qualcosa. Però ora dimmi che ti senti. Pensiamoci dopo a queste cose. Bevi un po' d'acqua. Andiamoci a sedere. Vuoi andare a un bar?”

Gioacchino: “No, no, no. A posto, a posto. No, Mi dispiacciono queste situazioni, perché…”

Roberta Rei: “Stai calmo

Gioacchino: “No,È ovvio che la prendi così, perché in qualche modo.. In qualche modo non ti nascondo che... ti parlo molto onestamente. Cioè, questo può fare passare un messaggio sbagliato nei miei riguardi e questa..”

Roberta Rei: “Solo tu puoi far passare il messaggio giusto su di te”

Gioacchino: “Infatti.. . Ehm.. Io non ho mai mai abusato contro questa ragazza.. Con questa ragazza c'erano dei rapporti consensuali tra entrambi.. Ehm.. Semplicemente... Poi…”

Roberta Rei: “Questa persona mi racconta che lei te l'ha detto più volte no e tu non ti sei fermato”

Gioacchino: “Assolutamente no. Questa è totalmente falsa testimonianza.. Io..”

Roberta Rei: “E perché dovrebbe dire questa cosa?”

Gioacchino: “Perché magari adesso c'è qualcuno che vuole prendere le difese di Asia”

Roberta Rei: “Non c'entra niente questa ragazza con Asia”

Gioacchino: “Lo so..”

Roberta Rei: “Una ragazza che ha raccontato un trauma terribile”

Gioacchino: “Si. Nel momento in cui c’è stato un rapporto consensuale per anni..”

Roberta Rei: “Per anni?”

Gioacchino: “Per due anni”

Roberta Rei: “Questo non ti autorizza a fare quello che ti pare, no? Voglio dire... L'hai detto pure tu ‘no è’? Un no?”

Gioacchino: “Al no bisogna fermarsi”

Roberta Rei: “Eh. tu perché avresti continuato?”

Gioacchino: “Ma noi ci siamo fermati. Cioè, non siamo andati… Oltre..”

Roberta Rei: “Lei racconta che è venuta l'amica a tirarla fuori”

Gioacchino: “Una minchiata col botto, scusami se te lo dico..”

Roberta Rei: “Eh, l'amica anche conferma però”

Gioacchino: “Eh, vabbè, l'amica che ti deve dire. Scusami, non è proprio così”

Roberta Rei: “Allora dimmi, cosa avete fatto?”

Gioacchino: “Noi, insomma, fondamentalmente ci siamo fatti una serata sarà perché magari mi ha visto fare un po' il gatto morto con qualcun'altra, magari gli dava fastidio. Nel momento in cui ho visto che comunque lei non ci stava più, per me il rapporto si è finito lei con le sue gambe se n'è andata perché io non ho obbligato a nessuno”

Infine, la ragazza riferendosi al podcaster aggiunge: “Secondo me lui la violenza un pochino la sottostima, magari sentendo in realtà cosa può provare una ragazzina di 17 anni quando viene bloccata e viene obbligata a fare sesso orale o preliminari. Forse può capire che in realtà un poco di dolore c'è dentro le persone. Io voglio solo giustizia. E voglio che nessun’altra viva quello che è successo a me”.

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