La incontro per questa intervista esclusiva, durante la presentazione dell’Intermezzo Showcase 2025, ci abbracciamo, sappiamo molto l'una dell'altra. La intervistai per Libero quando divorziò da Pippo Baudo. Ricordo che mi disse una frase: “Pippo, forse non dovevamo lasciarci.” La scrissi, era sincera e mi commosse. La ripresero molti giornali, anche “Striscia”, che in tv ne fece un ritornello. Oggi non vuole più parlare di Baudo, e neanche glielo avrei chiesto: chi ha sofferto di più è stata lei. Eppure, di Katia si erano innamorati molti uomini potenti, tra cui Josè Carreras con cui rimase 13 anni. Fedele alla sua capacità di distinguere una persona dall'altra, non ha mai accettato compromessi e sul piano dei sentimenti ha scelto di rimanere sola, mentre la sua vita da romanzo continua, tra applausi e offerte di lavoro. Gli anni sono passati, ma nessuno l'ha dimenticata. I suoi occhi azzurri e limpidi come un mare di vecchia memoria, sono rimasti puri come quelli di una bambina, e nonostante abbia calcato con successo i più grandi palcoscenici del mondo, non si sente una Diva, ma una donna che ha il coraggio e la forza di essere tale. Merito anche della madre Molara, che per lei è sempre stata un esempio di vita. Ha studiato al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, e la sua carriera è iniziata nel '71, con il primo Concorso Rai per Nuove Voci Verdiane. Da quel momento in poi è stata richiesta nei maggiori teatri del mondo: Lyric Opera di Chicago, Royal Opera di Londra, Metropolitan Opera, tanto per citarne alcuni. Ha cantato anche per il regista Franco Zeffirelli, che ricorda con affetto. In seguito, si è dedicata al teatro, alla tv e al cinema, ed è stata nel 2011 concorrente Vip al Grande Fratello. Ora inizia un nuovo capitolo della sua vita, lo racconterà a teatro.
Katia, La sua voce è stata riconosciuta come una delle più belle e incisive al mondo. Ma, se la bellezza è un dono, in certi ambienti può essere anche uno svantaggio. Attira gli uomini senza valori. Che difficoltà ha trovato agli inizi della sua carriera? Ha pensato di rinunciarci?
“Mai! Mia madre aveva fatto tanti sacrifici per farmi studiare, per farmi credere che un giorno ce l'avrei fatta. Non l'avrei mai delusa, tutte le rinunce le ho fatte per la mia mamma. Il resto, l'ho tenuto lontano”
È molto bello sentire quanto amore ha provato per sua madre. Giunta al successo le acquistò anche un castello...
“Infatti, glielo regalai perché finalmente potevo gratificarla. Avrei fatto anche di più per lei. Questo sentimento non nasce da una donna definita Star, ma da una ragazza che sin dall'inizio ha capito l'amore che una madre può dare”.
L'amore per lei è arrivato anche dal pubblico, che le rimane sempre accanto. Ora attende il suo nuovo progetto: ce ne parla?
“Lo stiamo scrivendo. In effetti non ho mai lasciato il teatro, è un capitolo della mia vita artistica”.
Conferma che si racconterà in prima persona?
“Ripercorrerò la mia storia professionale e umana attraverso una pièce teatrale. Ho conosciuto il giovane regista e produttore Rocco Anelli e tra noi è nata una collaborazione. Con me ci sarà la presenza anche di Alberto Zanetti e Diego Frisina.
La Intermezzo è una giovane casa di produzione, ma già molto importante che renderà omaggio al suo talento. E alla sua vita...
“Sì, è un progetto inedito che dialogherà con le nuove generazioni. Un racconto personale che intreccia lavoro e vita”.
C'è già un titolo?
“Potrebbe essere: “Altro di me non lo saprei narrare”.
Ha riflettuto prima di decidere?
“Mi sono detta: se non lo faccio adesso, non lo faccio più”.
Cosa pensa Katia oggi?
“Voglio andare avanti, ho mille curiosità. Il mio viale del tramonto è ancora molto lontano”.
È bella, brava, e anche simpatica. Ora ci vorrebbe un amore...
“Infatti sono innamorata...ma del mio cagnolino”.
Spente le luci dei riflettori, quanto è cambiata Katia?
“Non sono mai cambiata, ho ancora la voglia di seguire la musica, un amore grande che non finirà mai. Sono sempre la stessa, una donna capace di sognare e di vivere non solo di ricordi”.
Beh, con tutte le richieste che ha, di ricordi ne parleremo un giorno molto lontano. Ecco, invece parliamo di cinema. Noi del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici, siamo rimasti davvero incantati nel vederla protagonista nel film di Pupi Avati “La seconda notte di nozze”, in cui ha esordito come attrice vincendo il Nastro D'Argento. Che esperienza è stata?
“Straordinaria! Devo ammettere che mi sono divertita molto quando Pupi Avati mi ha chiamata per recitare nel suo film. Io avrei voluto indossare bei vestiti, ma per il ruolo dovevo essere vestita di stracci. Comunque, lavorare con lui è stato un grande incontro, che non dimentico”.
Tutti abbiamo un sogno, il suo?
“Adoro la lirica, mi piacerebbe raccontare la mia vita anche così. Senza dubbi, ne incertezze”.