Le carte dell'inchiesta

Juventus, bilanci truccati: "Tutta la mer*** sotto che non si può dire". Intercettazione-bomba: si mette malissimo

L'uomo-chiave dell'inchiesta torinese sulle plusvalenze fittizie della Juventus è Fabio Paratici, ex chief football officer bianconero oggi dirigente del Tottenham, in Premier League. Dalla Procura assicurano che proprio Paratici, già al centro dell'inchiesta sull'esame di italiano "farlocco" di Luis Suarez all'Università di Perugia, sia "l'artefice della pianificazione preventiva" delle plusvalenze, pur senza escludere le responsabilità del CdA juventino e del presidente Andrea Agnelli, indagato anche lui insieme al vice Pavel Nedved e definito dai magistrati "ben consapevole" della condotta di Paratici. 

 

 

 

 

 


A carico dei dirigenti bianconeri, spiega l'accusa, ci sarebbero diverse intercettazioni telefoniche sulla crisi finanziaria in cui versa il club: "Sì ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene", spiegano i diretti interessati, secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa. Cose di cui era meglio non parlare in pubblico né far risultare negli atti societari, come la "carta famosa che non deve esistere tecnicamente" relativa all'acquisto di Cristiano Ronaldo. E ancora, gli investimenti oltre le previsioni di budget e gli "ammortamenti e tutta la mer*** che sta sotto che non si può dire", ossia le cause dello squilibrio finanziario che hanno portato la Juve ad essere paragonata a "una macchina ingolfata". Insomma, intercettazioni pesantissime.

 

 

 

 

 

 

I pm della Procura torinese sottolineano come da quelle stesse intercettazioni si è "avuta espressa conferma in merito alla gestione malsana delle plusvalenze, voce di ricavo caratteristica della gestione sportiva, talvolta utilizzata quale autentico strumento 'salva bilanci', cioè in modo distorto". Il meccanismo delle plusvalenze sarebbe stato un "correttivo dei rischi assunti in tema di investimenti e dei costi connessi ad acquisti e stipendi scriteriati". Nel decreto di perquisizione firmato dalle toghe Mario Bendoni, Ciro Santoriello e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio, si fa espresso riferimento al cosiddetto "sistema Paratici": "Sono emersi, in più casi, riferimenti alla gestione Paratici, soggetto posto al vertice dell’area sportiva fino al giugno 2021, e artefice della pianificazione preventiva delle plusvalenze". Nelle intercettazioni, ci sono alcune frasi esplicite come "Hanno chiesto di fa’ plusvalenze" e "Che almeno Fabio, dovevi fa’ plusvalenze e facevi plusvalenze".