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Saluto romano, Ignazio La Russa: "La sentenza si commenta da sola"

giovedì 18 gennaio 2024

2' di lettura

La sentenza sul saluto romano "si commenta da sola". Da Palazzo Madama, fonti della presidenza fanno sapere come non sia passata inosservata il pronunciamento della Cassazione sul tema del saluto romano.

Ricordando come da avvocato il presidente Ignazio La Russa aveva dichiarato che "attendeva con interesse di conoscere l'esito della imminente decisione a sezione riunite della Cassazione" perché riteneva "occorresse chiarezza". Le stesse fonti fanno sapere che La Russa oggi non intende quindi intervenire nuovamente, e si limita a far sapere che la decisione della Cassazione che annulla la sentenza della corte di appello e dispone nuovo processo "si commenta da sola".

Le Sezioni Unite della Corte suprema di cassazione, nella udienza pubblica di oggi riguardo al processo sul caso Ramelli, hanno deciso che la condotta tenuta nel corso di una pubblica manifestazione consistente nella risposta alla "chiamata del presente" e nel cosiddetto "saluto romano", rituali entrambi evocativi della gestualità propria del disciolto Partito fascista, integra il delitto previsto dalla legge Scelba (art. 5 L. 1952/645), ove, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idonea ad integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista, vietata dalla XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Le motivazioni verranno depositate nelle prossime settimane.

I giudici della Suprema corte inoltre hanno affermato che a determinate condizioni può configurarsi anche il delitto previsto dalla cosiddetta legge Mancino (art. 2 del Dl 26 aprile 1983, convertito, con modificazioni, nella legge 25 giugno 1993, n. 205) che vieta il compimento di manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Gli ermellini infine hanno poi stabilito che tra i due delitti non sussiste rapporto di specialità e che essi possono concorrere sia materialmente che formalmente in presenza dei presupposti di legge. La sentenza della Cassazione, oltre che sul processo milanese, avrà effetti anche sull'inchiesta romana sui saluti romani ad Acca Larentia, per cui sono indagati oltre 10 esponenti di CasaPound per i saluti romani dello scorso 7 gennaio. 

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