"Noi della destra siamo sempre stati la parte più restia a fare la guerra ai magistrati. Pensate all’Msi con Mani Pulite, ad An che preferì separare le funzioni. Oggi gli atteggiamenti verbali e la postura di FdI sono di chi vuole la riforma, ma senza dare battaglia alla magistratura": il presidente del Senato Ignazio La Russa lo ha detto in un'intervista a Repubblica, commentando la riforma della giustizia.
Parlando della sua passata posizione contraria alla separazione delle carriere, La Russa ha precisato: "Era La posizione di An, che ritenne di poter raggiungere un risultato utile senza una riforma costituzionale. Noi 'saggi' ci accordammo per la separazione delle funzioni. Doveva essere il primo passo per quella delle carriere, di cui già si parlava. Fini frenava. E io di conseguenza. Quindi non si può dire che non l’abbiamo voluta, piuttosto: non l’abbiamo voluta allora". In ogni caso, ha spiegato, "il vero obiettivo" della riforma "è limitare le correnti con il sorteggio e assoggettare i giudici a un controllo disciplinare terzo".
Il presidente di Palazzo Madama, poi, si è detto convinto di un bis del governo Meloni: "I risultati - ha detto - presuppongono almeno un bis. Ne sono convinto". Mentre ha smentito l'intenzione della premier di andare al Colle: "Dimenticatevi che lo voglia fare, la conosco. Ci abbiamo anche scherzato sopra. Non ci pensa proprio, neanche lontanamente". Un passaggio, inoltre, su un'altra riforma che l'esecutivo ha in programma di attuare, il premierato. Su questi punto La Russa ha detto: "Se c'è la volontà politica, si può fare. Se poi non ci si arriva, c'è la legge elettorale. Però penso che la volontà ci sia, è nel programma. È la forza di questo governo realizzare ciò che ha promesso. Con il premierato sarà necessario adeguare anche la legge elettorale".