CATEGORIE

Chico Forti, quando Imposimato disse: "È un orrore giudiziario"

di Alessandro Dell'Orto mercoledì 22 maggio 2024

3' di lettura

Chico Forti non c’entra nulla con la morte di Dale Pike - per la quale è stato condannato all’ergastolo, pur dichiarandosi da sempre innocente, ed è stato rinchiuso per 24 anni in carcere in Florida-, e soprattutto non ha avuto un giusto processo a Miami. A pensarlo, e dirlo chiaramente, non è stato solo Bradley Pike, fratello della vittima («Hanno detto che l’assassino è lui, ma io non lo credo. E penso che sia anche solo ridicolo pensare che lui abbia pianificato l’omicidio: aveva troppo da perdere. È davvero un tragico errore», disse nel 2020 a Le Iene), ma anche Ferdinando Imposimato, primo legale di Chico nel 2000.

Il magistrato, morto il 2 gennaio 2018, non aveva dubbi e lottava per dimostrare l’estraneità del suo assistito. «Questo è un caso sconvolgente - aveva spiegato in un’intervista perché Chico Forti è stato vittima non solo di un errore giudiziario, ma di un orrore giudiziario. Contro di lui non ci sono prove e non ci sono indizi. Quando è stato chiamato era già indagato, quindi doveva essere avvertito della facoltà di non rispondere e doveva essere invitato a nominare un difensore. In secondo luogo gli hanno fatto un capo d’accusa che è completamente sbagliato, generico, contraddittorio, illegittimo perché prima hanno detto che era accusato di aver materialmente e personalmente ucciso Dale Pike e poi, quando lui ha dimostrato che nell’ora del delitto si trovava in un altro posto, hanno cambiato l’imputazione. Questo non si può fare».

Otto e mezzo, Santoro al veleno: "Meloni che accoglie Chico Forti? Una cosa vergognosa"

"Ha fatto bene la Meloni ad accogliere con tutti gli onori Chico Forti, l'italiano detenuto in America e condan...

Imposimato - che nel 2013 e nel 2015 era stato sostenuto per l’elezione a Presidente della Repubblica dal Movimento 5 Stelle - aveva spiegato nei dettagli come era stato “incastrato” Chico. «Il capo di imputazione è il pilastro dell’accusa, se è sbagliato il capo d’imputazione è sbagliato tutto il processo. A lui è stato contestato, insieme all’omicidio volontario, un concorso nella truffa e un concorso nella circonvenzione di incapaci. Hanno detto che avrebbe truffato il padre della vittima e lo avrebbe circonvenuto perché era incapace di intendere e di volere. Da quest’accusa Chico Forti è stato prosciolto in istruttoria quindi il movente dell’accusa viene meno. È illogica quest’accusa. Prima di tutto perché lui doveva incontrare la vittima insieme al padre e aveva comprato i biglietti a tutti e due. Ora, come è concepibile che una persona premedita un delitto invitando sia vittima che padre della vittima?», si chiedeva l’avvocato. Che poi, rispondendo a chi gli chiedeva se ci fossero altri soggetti che potevano essere accusati dell’omicidio di Pike, aveva spiegato: «Ci sono ben due soggetti contro cui ci sono prove schiaccianti. Uno è un tedesco che si chiama Thomas Knott, il quale in Germania era stato condannato a sei anni per truffa e bancarotta fraudolenta. Lui e Anthony Pike, che secondo me sono sospettati di aver organizzato l’omicidio di Dale, sono diventati testimoni dell’accusa, ma quale credibilità possono avere se sono stati loro stessi i probabili autori dell’omicidio?».

Prima di Domani, la lezione di Rita Dalla Chiesa su Chico Forti: "Meloni felice per un italiano"

Il caso Chico Forti continua a far discutere. Da che tutti sembravano schierati per il rimpatrio del nostro connazionale...

Non solo. Sulle presunte irregolarità del processo il magistrato aveva spiegato: «Durante il dibattimento Chico Forti aveva la possibilità di chiedere il confronto con i suoi accusatori, di parlare per ultimo. Ma il suo difensore, che si è comportato da autentico delinquente, gli ha fatto rinunciare a questi diritti, non gli ha permesso di parlare davanti alla corte per replicare alle bugie dette dal pubblico ministero. Questo è pazzesco. La verità, e questo è l’aspetto più grave, è che c’era una situazione di conflitto di interessi perché il suo legale era anche pubblico ministero in un’altra causa davanti alla stessa corte. E Chico, se l’avesse saputo, avrebbe potuto decidere di cambiarlo».

Zona Bianca, FdI contro Fatto e Travaglio: "Chico Forti? Vergogna, perché rosicano"

L’ultimo fine settimana è stato scosso da un avvenimento storico, il rientro in Italia di Chico Forti dopo ...

tag
chico forti
usa
dale pike
ferdinando imposimato

Parla il premier Giorgia Meloni, "non lasceremo mai un'Italia debole": colpo su colpo in aula

L'analisi L'aria che tira, Pina Picierno spiana la sinistra: "Perché l'Iran va fermato"

Il Vaticano e la guerra L'appello di Leone, la pace e quei cattolici "fuorvianti"

Ti potrebbero interessare

Giorgia Meloni, "non lasceremo mai un'Italia debole": colpo su colpo in aula

L'aria che tira, Pina Picierno spiana la sinistra: "Perché l'Iran va fermato"

L'appello di Leone, la pace e quei cattolici "fuorvianti"

Antonio Socci

Sguardi, corna, cappelli: la storia del mondo passa dalle immagini della situation room

Dario Mazzocchi

Investe il figlio, inutile processarla: l'ergastolo di una madre

La giustizia umana è imperfetta. A volte persino ingiusta, anche quando è formalmente corretta. E cos&igra...
Elisa Calessi

Cosa fare in caso di incidente stradale: 5 step fondamentali da seguire

Gli incidenti stradali sono eventi improvvisi che possono generare confusione, paura e incertezza. Seguire i corretti pa...

Bettini stronca il Pd: "Nessuna guerra alle toghe, un passo importante"

"Seppure è un tema aperto e controverso, ritengo che la separazione delle carriere nella magistratura possa ...

Anm, vietato criticare le toghe che indagano i poliziotti

Vietato criticare i magistrati. Con un comunicato scritto da chi, evidentemente, non vuole che il proprio operato sia me...
Giovanni M. Jacobazzi