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Arezzo, uccise il vicino che gli demoliva casa con la ruspa: assolto

venerdì 5 dicembre 2025

2' di lettura

È stato assolto Sandro Mugnai. L'artigiano il 5 gennaio del 2023 a San Polo, frazione di Arezzo, uccise, sparandogli con un fucile da caccia, Gezim Dodoli. La vittima era il vicino di casa di Mugnai che con una ruspa gli stava demolendo l'abitazione. L'uomo è stato assolto dai giudici della Corte d'assise del tribunale di Arezzo. Il capo d'imputazione per Mugnai era omicidio volontario, ma la pm Laura Taddei, nel corso della requisitoria, aveva chiesto per lui una pena di 4 anni di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa. I legali dell'imputato avevano chiesto l'assoluzione, sostenendo che Mugnai avesse agito nel pieno esercizio della difesa di sé, dei propri cari e delle proprie cose. 

Quella sera il 56enne Mugnai si trovava in casa, a cena con i suoi familiari, quando il 59enne Gezim Dodoli, con il quale i rapporti di vicinato erano da tempo ai minimi termini, iniziò a colpire l'abitazione con la benna di una ruspa. A quel punto Mugnai avrebbe reagito sparando al vicino con una carabina per la caccia al cinghiale, regolarmente detenuta. Dodoli morì sul colpo, all'interno della cabina di guida della ruspa. Secondo i giudici aretini, Mugnai avrebbe sparato a Dodoli agendo "in stato di legittima difesa" e per questo "il fatto non costituisce reato". 

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Alla lettura della sentenza dell'assoluzione, Mugnai è scoppiato in lacrime. "Finalmente faremo un Natale sereno - ha poi -. Sono stati anni difficili, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia. La Corte ha agito per il meglio". Commozione anche tra i familiari di Mugnai - i due figli, la moglie, il fratello e il nipote - presenti in aula. "Sapevamo che era legittima difesa, ma occorreva dimostrarlo. La Corte ha lavorato nel migliore dei modi", ha dichiarato il figlio maggiore. Soddisfazione anche tra i legali della difesa: Marzia Lelli si è lasciata andare a un pianto liberatorio mentre Piero Melani Graverini ha commentato: "Ero fiducioso".

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