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La Errani: "Amo il calcio, però odio Balotelli"

La campionessa Sara Errani

Dopo la finale al Roland Garros, la tennista parla dello sport italiano

Leonardo Diana
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  "Non posso stare senza di lui. Lui è la mia vita". Il "Lui" in questione è il tennis. La campionessa Sara Errani è appena tornata da Parigi, dove, due anni dopo la vittoria di Francesca Schiavone al Roland Garros, ha confermato che le donne sono la salvezza del tennis italiano. Prima di Wimbledon e dei giochi olimpici di Londra 2012, la nuova regina italiana dello sport mondiale si toglie qualche sassolino con i maschi dello sport, e lo fa sulle pagine di Vanity Fair.  La campionessa e gli uomini dello sport - Sul perché del successo delle donne italiane nel tennis la Errani risponde: "Perché le donne hanno più spirito di sacrificio. In Italia non c'è la cultura del correre, del soffrire. I maschi pensano di vincere con il colletto della maglia alzato, senza sudare, con l'ace al servizio e i colpi di classe.I ragazzini scendono in campo pensando a un fighetto come Roger Federer, mica a Rafael Nadal che, avendo meno armi naturali, suda e lotta. Dovrebbero capire che, prima di diventare così, anche Federer si è fatto il mazzo". La tennista e il calcio - Per quanto rigurada il pallone: "Il calcio mi piace molto, giocavo anche decisamente bene, e Juve e Milan mi sono sempre state simpatiche, ma non ho mai avuto una squadra del cuore. Detesto l'Inter, questo sì". Sullo scandalo calcio-scommesse: "Mi disgustano. E penso che lì ci siano dentro tutti. Impossibile che non sapessero". La campionessa ha poi rivelato quali sarebbero gli uomini ideali nel calcio: "Alessandro Matri della Juve, della Nazionale, Sebastian Giovinco: piccolino, ma lo preferisco a Claudio Marchisio. Mi piacciono i bravi ragazzi. Uno come Mario Balotelli, per dire, non lo sopporto. Non mi è piaciuto all'Europeo e non mi piace proprio lui, il personaggio, il suo atteggiamento strafottente. Non mi va giù".  

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