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FTimes: Silvio spia i grandi

e l'amico Vespa lo aiuta
di Albina Perri sabato 11 luglio 2009

2' di lettura

Come nelle migliori sceneggiature di una spy story: secondo il Financial Times, Silvio Berlusconi verrebbe costantemente aggiornato sulle conversazioni tra gli altri capi di Stato presenti al G8 attraverso un sistema di intercettazioni. E il quotidiano britannico cita una fonte anonima che ricoprirebbe un ruolo importante nell’organizzazione del summit. Girerebbe addirittura una nota scritta rivolta a coloro che si occupano di ascoltare le conversazioni: “Fate attenzione a non informare gli altri delegati delle nostre attrezzatura, altrimenti le vorrebbero anche loro e ciò non è consentito”. Infatti, la prassi prevede che ad essere informati dei contenuti dei dialoghi siano solamente i gli sherpa che accompagnano i leader al vertice. "Ascoltate le telefonate tra le camere" - Non sono mai esistite registrazioni o note sui faccia a faccia avvenuti negli scorsi appuntamenti, gli sherpa sono in contatto solitamente attraverso penne digitali. Come se niente fosse accaduto, come se nemmeno ci siano state le conversazioni. A L’Aquila, per il Financial Times, le cose vanno diversamente, con funzionari italiani che sarebbero in grado di intercettare le telefonate da stanza a stanza, quando il mondo fuori da quelle porte non dovrebbe saperne nulla. Sono voci, per niente confermate, messe in giro da una gola profonda come, per l’appunto, nelle migliori sceneggiature di una spy story, al punto che compare un terzo incomodo che è, notizia delle notizie, Bruno Vespa. Il terzo incomodo - Il padrone di casa del salotto di Porta a porta ieri sera si trovava tra i Grandi della terra che si erano radunati di fronte alla piazza del Duomo del capoluogo abruzzese. Ai cronisti Oltremanica è sembrato strano che “un conduttore televisivo vicino a Mr. Berlusconi” (come è scritto nell’articolo del Times), fosse presente all’evento. Evidentemente nessuno gli ha fatto presente che Vespa è aquilano e che, ad una vecchia volpe come lui, fosse quasi impossibile impedirgli di fare gli onori di casa. Marco Ventura, uno dei portavoce di Berlusconi, ha chiarito che Vespa non ha avuto modo di ascoltare alcuna conversazione di lavoro tra i leader presenti, dopo aver negato qualsiasi voce sulle intercettazioni organizzate da fantomatici agenti segreti al servizio di Mr. Berlusconi.

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