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Sea Watch, arresto Carola Rackete: domani la decisione. Intanto il Viminale prepara l'espulsione

Caterina Spinelli
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Ancora nessuna decisione su Carola Rackete. La capitana della Sea Watch dovrà infatti passare almeno un'altra notte agli arresti domiciliari. Dopo un interrogatorio durato due ore e mezza, la giudice per le indagini preliminari di Agrigento, Alessandra Vella, ha affermato di notificare la sua decisione solo domattina. Per Carola il procuratore aggiunto Salvatore Vella ha chiesto l'affievolimento della misura cautelare degli arresti domiciliari in quella del divieto di dimora nella provincia di Agrigento, in special modo dalle località portuali di Licata, Porto Empedocle e Lampedusa. La Procura ha comunque richiesto la convalida dell'arresto operato due giorni fa in flagranza di reato dalla Guardia di finanza. Convalida che non implicherà l'arresto, bensì il divieto di dimora. I reati contestati sono rifiuto di obbedienza, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate.  Leggi anche:Carola Rackete, il tedesco Shily bombarda la ong "L'interrogatorio si è svolto in un clima molto sereno – dichiara in conferenza stampa il procuratore Luigi Patronaggio (colui che indagò Salvini) – Carola Rackete ha risposto a tutte le domande". Patronaggio conferma la richiesta di ulteriori verifiche, a partire dallo stato di necessità in cui si trovava la Sea Watch 3 nel momento in cui la capitana era arrivata allo scontro con la motovedetta della Guardia di Finanza: "Dobbiamo verificare se i porti libici sono sicuri o meno, occorre valutare queste situazioni. In particolare andremo a verificare le concrete modalità del salvataggio, cioè se vi sono stati contatti tra i trafficanti di esseri umani e la SeaWatch, e se il contatto è avvenuto in modo fortuito o ricercato". Poi ancora: "Abbiamo ritenuto che non si trattasse di uno stato di necessità perché la nave aveva ricevuto nei giorni precedenti assistenza medica ed era in continuo contatto con le autorità marittime e militari".Poi sulla questione dello speronamento della motovedetta della Gdf: "Nell'interrogatorio la capitana – prosegue l'aggiunto Vella – Ha dichiarato che lei si è accorta della presenza della motovedetta della Guardia di Finanza ma non pensava di poter creare gravi conseguenze per l'incolumità dell'equipaggio". Intanto il Viminale ha già pronto il decreto di espulsione della comandante. Il commento di Salvini non si è fatto attendere: "Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. Siamo comunque pronti a espellere la fuorilegge tedesca". Da giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. Siamo comunque pronti a espellere la fuorilegge tedesca.— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 1, 2019

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