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Massimo Bossetti, la testimonianza che cambia tutto: chi assicura la sua innocenza

Maria Pezzi
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"Massimo Bossetti? Un povero disgraziato. Mi fa pena. Vorrei guardarlo negli occhi e parlargli. Un giorno la verità salterà fuori. Temo che sia diversa da quella che ci hanno raccontato". Sono queste le parole di Laura Poli, 80 anni, vedova di Giuseppe Guerinoni, padre naturale di Bossetti, l'uomo il cui Dna, dopo un'inchiesta durata quattro anni, ha consentito alla giustizia di identificare e condannare l'assassino di Yara Gambirasio. Un caso infinito e che ha fatto molto discutere: in molti, infatti, si schierano con Bossetti, sul fronte innocentista.  "Siamo stati utilizzati perché qualcuno potesse coprirsi di gloria e di riconoscimenti. E qualcuno non ha fatto onore alla sua professione". Insomma, anche Laura Poli sembra essere innocentista. Tanto che aggiunge: "Mio marito lo conoscevo troppo bene. Non ha lasciato figli in giro. Mi sarei accorta se mi avesse nascosto qualcosa". Ad intervistarla per la prima volta il settimanale Oggi in edicola questa settimana. Nel numero in edicola da giovedì 4 luglio, anche il racconto di come la signora aiutò gli inquirenti a prelevare il Dna del marito, scomparso molti anni prima. Leggi anche: Massimo Bossetti chiede il trasferimento

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