Da quanto si apprende da il Giornale, oggi i musulmani residenti in Italia sono 1,58 milioni, ma nel 2100 potranno diventare la metà della popolazione totale italiana. A sostenerlo è un report 'Primo rapporto sull'islamizzazione d'Europa', curato dalla Fondazione FareFuturo, in collaborazione con l'Ufficio Studi di Fratelli d'Italia. Al primo Gennaio del 2019, i musulmani sul suolo italiano rappresentano il 30,1% degli stranieri, seguiti dai cristiani ortodossi con il 29,7%. "Gli stranieri musulmani residenti in Italia sono cresciuti di 127mila unità rispetto al 2018 (quando erano 1,45 milioni), mentre i cristiani sono invece diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano poco meno di 3 milioni), pur mantenendo ancora il ruolo di principale religione professata dagli stranieri", si legge nello studio. Leggi anche:Immigrazione, il patto con Francia e Germania di Pd e M5s: ecco cosa rischia l'Italia "Per quanto riguarda la nazionalità, si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia provengano dal Marocco (440mila), Albania (226mila), Bangladesh (141mila), Egitto (111mila) e Pakistan (106mila)". Quindi a quanto risulta, otto immigrati su dieci sono di religione musulmana, e si stima inoltre che il tasso di fertilità delle donne musulmane sia il doppio di quelle italiane. È ormai noto che gli italiani 'non facciano più figli' e quindi il rischio è quello di vedersi soverchiati dagli stranieri. La ricerca della fondazione spiega infine che, soprattutto negli ultimi anni, "gli Italiani avvertono l'importanza di nuovi e più efficaci interventi sul fronte della sicurezza, della legalità e della tutela della cultura e dei nostri costumi, ma sono assolutamente scevri da atteggiamenti xenofobi, che condannano".