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Papa Francesco, accusa-choc nel documento dei cento: "Atto sacrilego, grave peccato", crolla il Vaticano?

di Cristina Agostini domenica 17 novembre 2019

2' di lettura

"Atti sacrileghi e superstiziosi di Papa Francesco". Con questa pesantissima accusa cento studiosi attaccano Bergoglio: "Noi sottoscritti chierici, studiosi e intellettuali cattolici, protestiamo e condanniamo gli atti sacrileghi e superstiziosi commessi da Papa Francesco, il Successore di Pietro, durante il recente Sinodo sull'Amazzonia tenutosi a Roma". Il documento, redatto in sette lingue, è firmato da un centinaio di studiosi, religiosi e laici - tra i quali il moralista John McCarthy, il teologo Brian Harrison, lo storico Roberto De Mattei, il giurista Paolo Pasqualucci, il medievalista Claudio Pierantoni, il patrologo John Rist, il filosofo Josef Seifert, lo storico Henry Sire, la principessa Glorias Thurn und Taxis e John Henry Westen fondatore del sito LifeSiteNews - "oltranzisti" cattolici secondo i quali il Pontefice si è macchiato di "gravi peccati" e anche chi dentro la Chiesa lo seguirà rischia "la dannazione eterna". Nel documento, definito di "protesta", i firmatari - che citano a conforto delle loro tesi, fra gli altri, i cardinali Wlater Brandmueller, Gerhard Mueller, Raymond Burke, Jorge Urosa Savino, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò e i vescovi Athanasius Schneider, José Luis Azcona Hermoso, Rudolf Voderholzer e Marian Eleganti - si elencano in particolare sei "atti sacrileghi", tutti legati a quella che definiscono come "l'adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama", la statuetta che ignoti sottrassero durante il Sinodo sull'Amazzonia dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina a due passi dalla basilica di San Pietro in Vaticano e gettarono nel fiume Tevere. Leggi anche: Papa Francesco e i colloqui con Scalfari? Bomba: la stizza di Ratzinger (e un grave dubbio) "Il 4 ottobre - scrivono - Papa Francesco ha partecipato ad un atto di adorazione idolatrica della dea pagana Pachamama. Ha permesso che questo culto avesse luogo nei Giardini Vaticani, profanando così la vicinanza delle tombe dei martiri e della chiesa dell'Apostolo Pietro. Ha partecipato a questo atto di adorazione idolatrica benedicendo un’immagine lignea della Pachamama". E ancora: "Il 7 ottobre, l'idolo della Pachamama è stato posto di fronte all'altare maggiore di San Pietro e poi portato in processione nella Sala del Sinodo. Papa Francesco ha recitato preghiere durante una cerimonia che ha coinvolto questa immagine e poi si è unito a questa processione. Quando le immagini in legno di questa divinità pagana sono state rimosse dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina, dove erano state collocate sacrilegamente, e gettate nel Tevere da alcuni cattolici oltraggiati da questa profanazione della chiesa, Papa Francesco, il 25 ottobre, si è scusato per la loro rimozione e una nuova immagine di legno della Pachamama è stata restituita alla chiesa. In tal modo è incominciata un'ulteriore profanazione". 

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atti sacrileghi

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