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Carabiniere ucciso a Roma, è stato il pusher a chiamare i carabinieri? Dubbi sull'uomo misterioso

di Davide Locano domenica 28 luglio 2019

2' di lettura

Si chiamano Elder Lee e Natale Hjorth le due belve americane che hanno ammazzato a coltellate Mario Rega Cerciello, il carabiniere di 35 anni ucciso a Roma. Hanno confessato. Il primo sarebbe l'esecutore materiale. Un omicidio commesso da due ricchi, viziati e drogati. Omicidio commesso per nulla. Un omicidio che, però, ha ancora dei punti che devono essere chiariti. In primis, e soprattutto, non è chiaro il ruolo della persona derubata, quella che poi si è rivolta ai carabinieri per sventare il cosiddetto "cavallo di ritorno". Si tratta di un pusher oppure di un suo intermediario, ovvero una sorta di procacciatore di clienti che si muove nelle piazze di spaccio? Il punto non è stato ancora chiarito e, forse, non è ancora chiaro neppure agli inquirenti. Leggi anche: Vauro, vignetta-sciacallata sul carabiniere ucciso Per certo, continua a destare sospetto e a stranire il fatto che una persona che, indubbiamente, ha a che fare con traffici illeciti - lo spaccio - si rivolga ai carabinieri per denunciare un furto nell'ambito della sua attività. Nello zainetto derubato c'erano un telefono e del denaro, probabilmente frutto delle suddette attività illecite. Inoltre, per quel che concerne la dinamica, è misteriosa la ragione per la quale i due americani abbiano risposto alla telefonata ricevuto dallo smartphone rubato, per poi prendere un appuntamento con la vittima. Pare che abbiano chiesto 100 euro e un grammo di cocaina. Possibile che, all'apice del loro delirio, lo abbiano fatto davvero. Eppure pare strano: ricchi, americani, ospiti in un albergo di lusso, si mettono a brigare per poche lire e un poco di cocaina? Infine un ultimo punto oscuro, che riguarda più l'operato delle forze dell'ordine: resta da verificare la presunta presenza di pattuglie in appoggio, le quali quando la situazione è degenerata non sono riuscite ad intervenire e ad evitare le morte di Rega. I due carabinieri aggrediti, in borghese, non sono riusciti ad intervenire per difendersi o per mettere in fuga i due aggressori prima che Lee scagliasse la micidiale raffica di coltellate mortali.

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