Un milione di euro. Tanto dovrà sborsare Google per il suo servizio Street View che “catturava” immagini di persone ignare di essere riprese dalle “Google cars”. La sanzione, si legge su PrimaOnline, è stata comminata dall'Autority per la protezione dei dati personali che ha accertato le pregresse violazioni dell'Over the top americano sotto investita anche da un nuovo procedimenti in coordinamento con le altre Autorità europee, riguardante il complesso delle attività di profilazione degli utenti. «La decisione assunta da Google sul diritto all’oblio – ha precisato il garante Antonello Soro – va salutata favorevolmente, anche se andranno verificate concretamente le modalità di bilanciamento dei diritti del singolo con la memoria collettiva». Diritto all'oblio - Intanto una valanga di richieste sono arrivate a Google per rivendicare il diritto all'oblio dopo il pronunciamento della Corte di Giustizia europea che ha stabilito la possibilità di chiedere la rimozione dei risultati di ricerca su dati personali che siano «inadeguati, irrilevanti o non più attuali». Il colosso di Mountain View ha ricevuto oltre 41mila domande in 4 giorni da parte di cittadini europei, in particolare da Germania e Gran Bretagna, che vogliono la rimozione di informazioni personali dal motore di ricerca. Secondo quanto riferisce il Financial Times, le richieste sono cominciate ad arrivare venerdì scorso, appena Google ha messo on-line il modulo di richiesta. L’azienda ha annunciato che esaminerà le domande caso per caso e che i primi dati saranno rimossi a partire dalla metà di giugno.