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Expo, spunta un collegamento con il Mose. Il pizzino della Mantovani a Infrastrutture lombarde

di Giulio Bucchi domenica 15 giugno 2014

1' di lettura

Un collegamento tra i protagonisti dello scandalo Mose e quelli dell'Expo milanese. A quanto riporta Paolo Colonnello su La Stampa, il 10 luglio 2012, cinque giorni prima dell'assegnazione della gara per le infrastrutture Expo, un rappresentante della cordata Mantovani (coinvolta nelle tangenti Mose) ha incontrato Antonio Rognoni, gran capo di Infrastrutture Lombarde. Un faccia a faccia con tanto di "pizzino": "Sappiamo che siamo andati bene sulla parte qualitativa...", messaggio che secondo gli inquirenti potrebbe indicare una indicazione a Rognoni: assegnateci l'appalto. Appalto che in teoria vedeva come favorita la Impregilo di Massimo Ponzellini, finito nel frattempo in carcere per lo scandalo Bpm. Per la cronaca, quella gara d'appalto è stata vinta a sorpresa proprio dalla Mantovani, con un clamoroso ribasso al 41 per cento. Il "mediatore" - E' stato Piergiogio Baita, presidente di Mantovani, a spiegare il legame tra la propria società e Infrastrutture Lombarde: l'aver inserito nella propria cordata la società romana Socostramo del costruttore Erasmo Cinque, molto vicino all'ex ministro Altero Matteoli, anche lui coinvolto nell'inchiesta sull'Expo. E sarebbe stato proprio Cinque a favorire i "rapporti amichevoli" tra i dirigenti della Mantovani e Rognoni.

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