"Non ho motivo di banchettare e omaggiare le istituzioni indiane in questo momento. Non posso celebrare il governo di un Paese che trattiene in carcere due nostri cittadini, due militari italiani che stanno rischiando la pena di morte". Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano (civica di centrodestra), 25mila abitanti in provincia di Vicenza, ha rifiutato l’invito del console generale dell’India, Manish Prabaht, e il 24 gennaio non parteciperà a Milano al galà per le celebrazioni della 65esima giornata nazionale della Repubblica indiana. Il fatto, ad Arzignano, sta destando un certo clamore, dato che nella cittadina veneta i residenti di origine indiana sono ormai quasi 1.500, su 5.000 immigrati totali. Quella indiana è la seconda comunità per numero di presenze, ma Gentilin non teme particolari malumori: "Sono sicuro che capiranno i motivi di questa mia posizione di solidarietà verso i nostri due cittadini lontani da casa. Io - ha proseguito - rappresento un'autorità dello Stato e il mio è un atto di protesta verso chi detiene illegalmente due cittadini italiani. Del resto gli indiani nel nostro comune continuano a usufruire dei servizi al pari degli arzignanesi. Anzi, se i loro rappresentanti locali facessero pressioni nei confronti del governo indiano per questa vicenda, sarebbe un atto di fattiva collaborazione. Sarò ben felice di accettare l'invito quando i marò saranno tornati in patria sani e salvi". Poi Gentilin ha riservato una stoccata all’esecutivo Letta: "Con la sua incapacità di risolvere la questione e di farsi valere, il governo italiano ha dimostrato tutta la sua debolezza. È una classe politica incapace e inadeguata a rappresentare e governare il nostro paese". La decisione del sindaco ha inevitabilmente spaccato il Consiglio comunale. Secondo l’opposizione, Gentilin dovrebbe partecipare alla ricorrenza proprio per perorare la causa dei due marò, per non incrinare ulteriormente i rapporti tra le istituzioni. La scelta del primo cittadino di Arzignano, invece, ha ricevuto il plauso del senatore vicentino di Forza Italia, Pierantonio Zanettin, secondo cui "in queste ore drammatiche, gesti come quello del sindaco di Arzignano possono sostenere la battaglia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone". Anche Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo (lista civica trasversale) - comune a una decina di chilometri da Arzignano e dove con 700 residenti la comunità indiana è la più numerosa - si schiera con Gentilin e come il collega non prenderà parte al galà. Anche per lui non c’è nulla da festeggiare. di Alessandro Gonzato