L'incidente risale al 10 agosto, quando Leonardo Mirti, 30 anni, ha subito una rapita mentre era in macchina con la fidanzata. E' ancora sconvolto quando incrocia uno scooter e riconosce nei ragazzi i due rapinatori di poco prima. Si chiamano Emanuele Scarallo e Alessandro Riccio. Da qui comincia l'inseguimento lungo le strade di Posillipo, dal Parco Virgiliano a Palazzo Donn'Anna. Nelle immagini si vede l'auto, una smart, viaggiare a velocità folle dietro il motorino, che viene tallonato e infine sbalzato via in un terribile scontro. Scarallo e Riccio rimangono a terra senza vita. L'inchiesta della Procura, condotta dai carabinieri e dal magistrato Giovanni Mellilo, ha stabilito che Mirti abbia volontariamente inseguito i due, per fare giustizia. Il giudice delle indagini preliminari lo accusa invece di omicidio preterintenzionale. Lui, tramite i suoi legali, si difende sostenendo la tesi di omicidio colposo: avrebbe semplicemente perso il controllo dell'auto.