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Maria ammazzata a badilate e bruciata: accusata anche l'amante del marito

La Procura ferma la donna: omicidio premeditato con l'aggravante della crudeltà. La vittima era incinta al nono mese
di Giulio Bucchi sabato 14 luglio 2012

2' di lettura

Concorso in omicidio premeditato con l'aggravante della crudeltà: quella servita ad uccidere Maria Anastasi a badilate a pochi giorni dal parto del suo quarto figlio e quindi carbonizzata. E' l'accusa che la Procura di Trapani ha mosso a Giovanna Purpura, verso cui è stato emesso un provvedimento di fermo. La donna avrebbe agito insieme al suo amante e marito della Anastasi, Salvatore Savalli, già in carcere con la stessa accusa. Lunedì, davanti al Gip che ne ha convalidato l’arresto, Savalli aveva negato ogni responsabilità e aveva accusato la sua amante di aver ammazzato sua moglie durante una lite, e di aver poi incendiato il corpo. Diabolici e crudeli - I due amanti si sono accusati a vicenda. Anche la Purpura, quando era stata sentita nella prima fase delle indagini come persona informata dei fatti, aveva ammesso di essere stata presenta all’omicidio, sostenendo che a compierlo era stato Savalli, mentre lei era impietrita dal terrore. Ruoli invertiti nel racconto dell’uomo. L’ennesimo racconto, perché Savalli ha fornito una serie di diverse versioni dei fatti. Quando nella tarda serata di martedì aveva denunciato ai carabinieri la scomparsa della moglie, aveva detto che erano usciti per un giro un macchina quando lui si era fermato per orinare e al suo ritorno Maria Anastasi non era più nell’auto. A smentirlo erano stati i suoi tre figli, due femmine di 17 e 15 anni e un maschio di 14, i quali avevano rivelato che Savalli aveva imposto in casa la presenza della sua amante e che martedì pomeriggio si era allontanato con le due donne, portando con sè un bidone pieno di benzina.  La ricostruzione - I carabinieri hanno riscontrato che quel pomeriggio i tre acquistarono un ricevitore tv, poi si erano diretti nelle campagne attorno a Trapani e qui Maria Anastasi è stata uccisa, con un piccone che Savalli aveva comprato nei giorni scorsi e che teneva in macchina. Era stata poi rintracciata Giovanna Purpura, che aveva ammesso di essere stata presente al delitto, accusando il suo amante di aver agito da solo. Savalli ha rovesciato le stesse accuse su di lei. In ogni caso, per gli inquirenti è chiaro che i due amanti erano entrambi sul posto in cui Maria Anastasi ha trovato un’atroce fine, proprio nel giorno del suo compleanno e un paio di settimane dal parto del quarto figlio. Sarebbe stata una bambina. 

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