Torino, 18 apr. - (Adnkronos) - Sono ormai piu' di 50 ore che Giacomo Ricaldone, operaio della De Tomaso di Grugliasco, che da lunedi' e' incatenato ai cancelli della casa di Gian Mario Rossignolo, sulla collina torinese, per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio che non riceveda alcuni mesi. Al suo fianco, in presidio permamente si alternano giorno e notte, i colleghi di lavoro che hanno allestito una tenda e che sul cancello della casa dell'imprenditore hanno steso uno striscione con la scritta 'Rossignolo paga gli stipendi'. Ieri per accertarsi delle condizioni di salute dell'operaio i compagni di lavoro hanno anche chiamato sul posto un'ambulanza che lo ha visitato. Nei giorni scorsi l'imprenditore aveva ammesso difficolta' nella trattativa con il socio cinese che sarebbe dovuto subentrare con una quota di maggioranza nella proprieta' dell'azienda sottolineando che se non si dovesse trovare una soluzione a breve potrebbe non essere esclusa la possibilita' di abbandonare il progetto industriale. ''Stiamo vivendo un incubo -commenta Mario Valiante, rsu Fiom - non vogliamo nulla se non poter lavorare. Se pero' Rossignolo non e' in grado di portare avanti il progetto, si faccia da parte e a cominciare dalle istituzioni, si ragioni su una soluzione per salvaguardare il futuro di circa 1000 dipendenti''. (segue)