Reggio Calabria, 9 apr. (Adnkronos) - Aspettava i fondi che lo Stato doveva assegnare per far ripartire la sua azienda dopo l'alluvione che ha colpito Villa san Giovanni nel 1996 e ora, dopo 16 anni di attesa e cause amministrative, si ritrova con poco in mano. Giuseppe Traina Berto era stato riconosciuto come avente diritto di un ristoro di 60 milioni di lire perche' nell'evento calamitoso aveva perso l'azienda che si occupava di carrozzeria e commercializzazione di autoveicoli nuovi e usati. Negli anni non ha ricevuto nulla, solo 20.500 euro nel 2004 considerato il grave stato in cui il nucleo familiare si trovava proprio a causa dei ritardi dello Stato. Troppo pochi per essere risarciti di un'attesa di cosi' tanto tempo e insufficienti a riprendere l'attivita', sostiene Traina che nel frattempo ha dovuto fare fronte anche ai problemi di salute dei figli e dalla moglie. Il figlio, in particolare, era prossimo alle nozze quando avvenne l'alluvione e perse praticamente tutto. Anche il suo futuro. La vicenda ha avuto inizio nel 1993, quando Giuseppe Berto Traina, dopo 32 anni passati da emigrante in Australia, ha deciso di tornare in Calabria. Ha venduto tutto in quel Paese e in Italia aveva messo in piedi la stessa attivita' che aveva svolto per anni. L'alluvione del 1996 ha spazzato via la sua azienda. (segue)