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Mafia: sequestrati beni per 5 mln, sigilli a beaty farm e centri estetici (3)

Cronaca
domenica 15 aprile 2012

1' di lettura

(Adnkronos) - Per tutelare i suoi beni da possibili provvedimenti di sequestro Catania, ha utilizzato un fitta rete di prestanome e fiduciari, alcuni reclutati all'interno del suo stesso nucleo familiare, attraverso i quali ha gestito, in maniera esclusiva, l'esercizio di tali attivita' commerciali. Le indagini hanno fatto emergere come nel 2005 fosse stata creata una societa' di fatto tra Giovanni Bonanno e Catania per la realizzazione di un lussuosa beauty farm in via Liberta' nel salotto buono di Palermo, investendo su di essa ingenti capitali frutto delle attivita' illecite della famiglia mafiosa di Resuttana. Bonanno, originariamente vicino ai Lo Piccolo, pero', si era reso responsabile di presunti ammanchi di denaro dalla cassa della famiglia di appartenenza. Un gesto che aveva spinto i vertici di Cosa nostra a decretarne prima la sua estromissione dall'affare del centro estetico poi la sua eliminazione fisica con il metodo della lupara bianca. Bonanno, infatti, scomparve l'11 gennaio del 2006 e il suo cadavere fu ritrovato il 28 gennaio del 2008 a Carini (Palermo), su indicazione del collaboratore di giustizia, Gaspare Pulizzi. Dopo l'estromissione di Bonanno, Catania rimase l'unico referente per continuare a reinvestire e canalizzare nel centro estetico gli enormi flussi di denaro di provenienza illecita.

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