Vacanze da incubo

Coronavirus, Il Tempo: i 5o italiani "dimenticati" da un mese in Sardegna da Giuseppe Conte

Bella la vacanza in Sardegna ma se ci si rimane forzatamente diventa un incubo. E' quello che stanno vivendo, denuncia Il Tempo, i turisti dei villaggi vacanza sardi costretti a rimanere sull'isola a proprie spese perché impossibilitati a fare ritorno a casa a proprie spese a causa del Covid-19. Ad agosto scorso erano circa 180 i positivi costretti a prolungare la "vacanza" e pagare una permanenza obbligata negli alberghi, ora sono "solo" 50.

Ad una signora, scrive il quotidiano di piazza Colonna, è toccato sborsare "ottomila euro di albergo per poter restare a causa della quarantena. Peggio ancora ad un'altra famiglia: se ne stavano tranquillamente, genitori e figli, in barca a vela nel golfo di Capriccioli, vicino a Porto Cervo, quando hanno ricevuto la visita di una cugina di famiglia. Che però era positiva al test del Covid. Risultato, tutti infettati e hanno dovuto prendere una villa in affitto: immaginabile il costo. A questo si aggiungano le situazioni professionali compromesse, con i vari studi costretti al lockdown prolungato per assenza del titolare in Continente". 

 

 

Il governo sollecitato dal presidente  della Regione Christian Solinas, che chiedeva aiutare quelle famiglie a poter rientrare in casa, ha preteso invece dalle Regioni con decreto legge "di allestire centri di raccolta per le persone contagiate dal Covid. E a quanto si appreso, lo stesso Solinas si è dato da fare per venire incontro alla richiesta di Roma ma quelle famiglie volevano solo tornare a casa loro. Il che, francamente, era anche comprensibile. La proposta della regione Sardegna - alla quale non è seguito uno straccio di risposta, che certo non è un segnale di buona creanza istituzionale - era proprio quella di organizzare un volo militare per consentire il rientro dei turisti nei rispettivi territori. E invece il governo ha costretto quei cittadini a pagare a caro prezzo ulteriori costi per la permanenza forzata nell'isola, O andate dove vogliamo noi o sono problemi vostri. Malati e beffati".