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Alberto Genovese, le indagini: ai suoi collaboratori chiedeva ragazze "giovani, magre e con voglia di drogarsi"

sabato 27 febbraio 2021

2' di lettura

Alberto Genovese organizzava le feste e decideva gli stupri, secondo l'accusa, e dava un compito ai suoi uomini su quello che dovevano svolgere. La ricerca delle ragazze era continua: giovani, magre e con la voglia di drogarsi. Le cercava sui social o nelle discoteche. Le indagini sono arrivate a scoprire il modus operandi dell'imprenditore accusato di violenze sessuali e finito in carcere dopo la denuncia di una modella 18enne.

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Le accuse nei confronti di Genovese lambiscono anche tutta la sua "corte". Accuse che toccano non solo l'imprenditore, ma anche chi lavorava per lui. Tutto era organizzato "affinché riuscisse a portarsi a letto le ragazze" In pratica viene descritta come una "Corte dei Miracoli" dove molti si giravano dall'altra parte quando succedevano certe cose, anzi continuava a mnadare avanti l'organizzazione per reclutare ragazze servendosi di fiumi di cocaina.  

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"Le ragazze venivano individuate e contattate sui social o di persona dai collaboratori di Genovese, Alessandro Paghini e poi Daniele Leali (indagato per spaccio di droga), e selezionate prima attraverso le foto e secondo caratteristiche fisiche costanti. Fondamentale era la disponibilità a drogarsi.  I loro nomi venivano inseriti nelle liste degli invitati alle feste nell'appartamento vista Duomo a Milano", si legge nelle carte dell'inchiesta. Per alcune di queste ragazze c'era anche la possibilità di fare viaggi e vacanze in posti esotici. "C'era la fila per entrare nelle sue grazie. Poi una di loro veniva fatta entrare in camera da letto", si scopre leggendo le carte dell'inchiesta. Secondo l'accusa in alcuni casi era la fidanzata di Genovese Sarah Borruso a convincere le ragazze con un pretesto a entrare in camera. "Javier Verastegui Melgarejo, il peruviano factotum e autista della Lamborghini di Genovese, organizzava  le feste più importanti. La droga veniva portata in casa da Alberto o da altri amici di Alberto come Daniele Leali", spiegano i pm che si occupano del caso.

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