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Autovelox, cambia tutto: l'ordinanza che può cancellare ogni singola multa, ecco perché

Qual è la differenza tra omologazione e approvazione? Con l'ordinanza n. 8694 del 17 marzo 2022 la Cassazione ha deciso che tutti gli strumenti di misurazione del limite di velocità dovranno essere sottoposti a omologazione. Quindi non basta più l'approvazione del Ministero. Tutto è partito da un automobilista che era stato fermato e sanzionato da una pattuglia della polizia locale poiché guidava a una velocità oltre il limite consentito. Le forze dell'ordine l'avevano misurato tramite un dispositivo elettronico, ma, il conducente ha deciso di contestare tale procedura in quanto riteneva che il dispositivo elettronico usato non fosse omologato ma solamente approvato.

 

 

Il trasgressore, come ricorda Italia Oggi, ha quindi presentato la sua contestazione dinnanzi al Tribunale di Alessandria. Quest'ultimo però confermò la validità dell'accertamento. Il dispositivo non era omologato ma era comunque stato oggetto di approvazione. La Suprema Corte ha poi proceduto a cassare la sentenza del Tribunale di Alessandria in quanto non è previsto che tutte le apparecchiature siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura.

 

 

Con l'ordinanza n.8694 del 17 marzo 2022, la Cassazione decreta che l'esecuzione di tali verifiche periodiche debba essere dimostrata o attestata con apposite certificazioni di omologazione e conformità, non potendo essere provata con altri mezzi di attestazione o dimostrazione del loro corretto funzionamento. Non è quindi sufficiente l'attestazione dell'omologazione. Bisogna però precisare che in merito a tale principio il Ministro dei Trasporti, nei pareri dell'8 aprile 2020 e dell'11 novembre 2020 ha dichiarato che la terminologia utilizzata nel regolamento della strada non pone differenza tra omologazione e approvazione. Il Ministero ha quindi sottolineato che le procedure di certificazione degli strumenti siano le stesse. L'unica differenza sta nelle norme tecniche di riferimento o nella loro insussistenza. Si attendono quindi chiarimenti.