La fuga

Sestito, condannato per l'omicidio di un carabiniere? Choc: come è evaso

È evaso dagli arresti domiciliari Massimiliano Sestito, killer di 'Ndrangheta condannato a 30 anni per l'omicidio di un carabiniere. L'uomo ha rotto il braccialetto elettronico nella tarda serata del 30 gennaio. Si trovava nell'appartamento di suo padre a Pero, in provincia di Milano, dal 12 gennaio. Il 52enne, già condannato a 30 anni per l'omicidio dell'appuntato dei carabinieri Renato Lio, ucciso il 20 agosto 1991 durante un posto di blocco a Soverato, in provincia di Catanzaro, era in attesa di una sentenza della Cassazione per un altro omicidio, quello del boss Vincenzo Femia, ucciso il 24 gennaio 2013 nella periferia di Roma. 

Già ad agosto del 2013, Sestito era riuscito a evadere approfittando della semilibertà ed era stato trovato dalla polizia sulla spiaggia di Palinuro un mese dopo la fuga. Il mese scorso, la Corte d'Assise d'Appello di Roma gli ha concesso di uscire dal carcere di Terni per andare ai domiciliari in attesa della pronuncia della Corte di Cassazione prevista per dopodomani. 

A commentare l'accaduto, ospite di Orario Continuato su Telelombardia, è stato Matteo Salvini: "Darò uno squillo al ministro per capire chi è il giudice che aveva deciso che un killer che doveva essere in galera era ai domiciliari". E ancora: "Puntiamo su una profonda riforma della giustizia: separazione delle carriere, responsabilità civile del giudice che sbaglia perché il ministro può approvare le leggi migliori al mondo, ma se poi qualcuno lascia uscire un ergastolano... Però ci sarà nome e cognome di chi ha firmato questo permesso".