Odio fuori controllo

25 aprile l'urlo in arabo in piazza: "Ebreo cane"

Un altro 25 aprile di tensioni e polemiche a Roma. In mattinata il corteo organizzato dai pro-Palestina è venuto a contatto con la Brigata ebraica che stava sfilando per celebrare la giornata della Liberazione. Ne è nato un parapiglia con insulti incrociati ("Genocidi", "Assasini", "Terroristi"), tentativi dei dimostranti di venire a contatto l'un l'altro, sassi scagliati anche contro i giornalisti. E provocazioni vergognose ,come l'urlo in arabo che si è sollevato dalla piazza. 

"Yahud kalb": traduzione: "Ebreo cane", questo è quello che un manifestante pro Gaza ha urlato a un certo punto in piazzale Ostiense a Porta San Paolo, dove i pro-palestinesi si sono radunati per festeggiare il loro 25 aprile. Ma c'è anche chi, come Elisabetta La Pera, denuncia l'opposto. Anche lei manifestante pro Palestina, racconta di essere stata circondata e insultata a viale Aventino da membri della comunità ebraica. “Mi hanno messo la loro bandiera di Israele addosso sulla moto e hanno cominciato a insultarmi e a dirmi di andare via. Sono scappata via e mi hanno sputato addosso", ha detto poco dopo l’accaduto. I fatti raccontati dalla donna sarebbero accaduti dopo le tensioni tra la comunità ebraica radunatasi in ricordo del ruolo nella Resistenza della Brigata ebraica e i manifestanti pro Palestina. La manifestante ha raccontato di aver fatto un video degli aggressori che andavano via a pochi metri dal corteo ma consulterà gli avvocati prima di pubblicarlo. 

Tensioni si respirano anche a Milano. Il vicepremier Matteo Salvini che oggi presenterà il suo libro, ha definito "scandalosa" l'aggressione alla Brigata ebraica: "Vedevo stamattina da Roma delle immagini vergognose, scandalose, di aggressione alla Brigata ebraica. Ecco io spero che un giorno il 25 aprile, in un giorno troppo lontano, sia una giornata di unità nazionale, dove non si usi una data sul calendario per menare l'avversario". "Stiamo celebrando la liberazione dalla violenza nazifascista, che qualcuno venga aggredito non è civile. E quindi onde evitare problemi alle forze dell'ordine vengo serenamente nella mia città a onorare i caduti, sperando che il passato non ritorni mai".

"Uno è contro i regimi, tutti i regimi, tutto l'anno, mica solo oggi. Io sono contro ogni regime, ogni dittatura, ogni violenza - conclude Salvini -. Sapere che nelle piazze italiane ci saranno episodi di violenza contro le forze dell'ordine, contro altri manifestanti, visto che la resistenza è stata di tanti, penso ai partigiani bianchi, ai liberali, ai socialisti... non è di qualcuno: è un errore escludere e dividere. Quindi viva il 25 aprile".