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Spiaggia, la follia Pd: "Solo a piedi", e i turisti crollano dell'80%

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Non bastano le città a 30 all'ora, come a Bologna. La follia del Pd ha privato Gallipoli del motore della sua economia, il turismo. Come? Rendendo le spiagge affacciate sullo Ionio, fiore all'occhiello della località pugliese ed epicentro della movida salentina, raggiungibili solo a piedi. Un calvario, per i turisti. E non è un caso che, come sottolinea anche il Corriere della Sera, le presenze siano calate addirittura dell'80% compromettendo, di fatto, l'intera stagione.

I balneri accusano l'amministrazione guidata dal 2021 dal sindaco dem Stefano Minerva di aver imposto "una controversa strada-parco pedonale e della mancanza di parcheggi". La logica a monte della decisione quella di liberare il lungomare dalle auto. Ma la domanda è d'obbligo: "Come fa un bagnante, magari con figli piccoli al seguito, a percorrere sotto il sole anche più di un chilometro a piedi nella canicola estiva per raggiungere il lido cui era affezionato da anni?", fa notare Emanuele Casciaro, del Lido Zen, al giornalista del Corsera.

Risultato a metà luglio ci sono stabilimenti quasi vuoti. "Hanno pensato prima alla strada-parco, trascurando i parcheggi e non si sa perché. Senza i parcheggi, per i quali non c’è stata la deroga della Regione, come era prevedibile, in che modo sarebbe stato possibile raggiungere i lidi? Chi ci governa doveva pensarci prima, credo. Invece, è stato fatto tutto alla rovescia. La verità è che, così facendo, hanno completamente distrutto un’intera economia", accusa l'imprenditore balneare. E per una volta, l'Unione europea cieca e matrigna, le concessioni date in pasto alle multinazionali o la direttiva Bolkenstein non c'entrano: il problema è tutto della politica di casa nostra. 

I numeri della crisi sono impietosi: il calo di presenze ha toccato picchi dell'80%, con inevitabile effetto domino sulla occupazione, con il 20% in meno di personale stagionale assunto. Con i locali-cult già messi in ginocchio da provvedimenti giudiziari, restavano i lidi i veri centri finanziari del Comune. Tutto crollato. E l'annuncio del sindaco Minerva, "i parcheggi apriranno domenica prossima", sembra una beffa perché a fine agosto, spiegano i balneari, "la stagione è compromessa". Tutto per "la strada della vergogna", come l'ha definita Giuseppe Mancarella, presidente di Federterziario Balneari, che ha avuto il merito se così si può dire di svuotare anche le spiagge libere. 

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