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Torino, autista si suicida: "Ecco perché lo ha fatto", il caso sconvolge l'Italia

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Un uomo si è tolto la vita a Torino per il troppo stress causato dal lavoro. Almeno questa è l'ipotesi che emerge dalla procura del capoluogo piemontese, che ha indagato sul suicidio di un autista di camion di un'azienda di logistica. Il fatto si è compiuto lo scorso anno, quando l'uomo si è buttato da una finestra. Il pm Vincenzo Pacileo ha iscritto nel registro degli indagati l'amministratore della società - che ha la sede fuori Torino - e il responsabile dell’ufficio locale, ovvero l'addetto che gestiva i turni dei dipendenti. I reati ipotizzati sono omicidio colposo, in virtù della violazione delle norme su salute e sicurezza nel luogo di lavoro. Oltre che sfruttamento lavorativo.

Dopo il suicidio, la famiglia dell'autista aveva presentato un esposto in procura, sostenendo che il loro familiare era stressato dagli orari lavorativi, che arrivavano alle 50 ore settimanali. E dalla mancanza di riposo. Lo stesso uomo si era lamentato con amici e parenti delle richieste sempre più pressanti che arrivavano dall'azienda. 

Lo stress che lamentava l'autista sarebbe stato riconosciuto da una consulenza psicologica. Una brutto tracollo fisico ed emotivo, nonostante all'uomo non mancasse molto al raggiungimento dell'età pensionabile. Le indagini sono state condotte dalla polizia stradale, l'ispettorato del lavoro e dallo Spresal.

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