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Andria, controllo di polizia: gli aizzano contro il pitbull, finisce male

di Roberto Tortora mercoledì 26 marzo 2025

2' di lettura

Sono scattate le manette ad Andria, capoluogo con Barletta e Trani dell’omonima provincia pugliese, per due fratelli di 20 e 24 anni, entrambi con diversi precedenti penali, accusati ora di aver aggredito due poliziotti nell’esecuzione di un controllo nella loro abitazione, dovuta dal fatto che il minore dei due era agli arresti domiciliari per spaccio di droga. I due ragazzi sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni pluriaggravate. Per il ventenne, oltretutto, c’è anche il reato di evasione. Secondo quanto ricostruito, gli agenti avrebbero raggiunto l'abitazione dei due, sita a ridosso del centro cittadino, e, una volta varcato l'ingresso, sarebbero stati assaliti non solo con calci e pugni, ma hanno dovuto anche tenere a bada anche il cane degli indagati, un pitbull, aizzato a dovere contro di loro.

Gli agenti sono finiti al pronto soccorso e sono stati dichiarati guaribili in una decina di giorni, lo riferisce Il Quotidiano di Puglia. Entrambi hanno dovuto usare lo spray urticante per cercare di sedare la furia dei due ragazzi. Il maggiore di 24 anni è stato bloccato, mentre il più piccolo è scappato in sella ad una bici elettrica. Il primo, su disposizione della Procura di Trani, sarebbe stato condotto subito in carcere, con la successiva convalida della misura cautelare.

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Il ventenne, invece, è stato rintracciato e condotto in carcere soltanto il giorno dopo dalla Squadra Mobile della Questura di Andria. Avrebbe riferito al gip, durante l’udienza di convalida dell’arresto, di essere stato picchiato con i manganelli in dotazione. La magistratura, perciò, ha disposto una visita medico-legale in carcere, ma che ha avuto esito negativo ed escluso, stando a fonti della Polizia, ferite compatibili con uno sfollagente. Da qui, l'aggiunta anche dell’accusa di calunnia, contenuta in un secondo provvedimento cautelare notificato all'indagato. I due fratelli sono adesso entrambi in carcere.

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