Il caldo sembra essere ancora lontano. La bollente alta pressione dell’Anticiclone Nord-Africano sembra in ritardo sulla tabella di marcia. La conseguenza? Stando alle previsioni del team di Mario Giuliacci, potremmo non subire le fiammate di caldo intenso in questo mese di maggio. "Le anomalie termiche (più calde o fredde del normale) nelle temperature superficiali del mare (SST = Sea Surface Temperature) del Golfo di Guinea - si legge - influenzano infatti lo spostamento verso nord dell’Anticiclone Nordafricano".
Più nel dettaglio, acque più fredde rendono l’alta pressione più intensa, perché i monsoni africani risultano più intensi e quindi la ITCZ (zona di convergenza dei venti provenienti da sud e da nord) tende ad avanzare verso più alte latitudini. Risultato? Una maggiore probabilità di ondate di caldo intenso sull’Italia; al contrario, acque superficiali più calde rendono l’alta pressione più debole e meno probabili le ondate di caldo intenso sul nostro Paese.
E allora, cosa ci attende nelle prossime settimane? In questo mese la superficie del mare, nel Golfo di Guinea, risulta più calda della norma e questo comporta una ITCZ meno intensa e ancora ancorata attorno all’Equatore. Per questo assisteremo a un ritardo nello spostamento verso nord dell’alta pressione di matrice africana. Ecco spiegato perché difficilmente vedremo intense fiammate di caldo africano già in questo mese di maggio.