Un furto lampo, la fuga ad alta velocità lungo l’autostrada, un inseguimento con scene da film e un finale spettacolare, per fortuna senza vittime, sullo svincolo autostradale di Saronno. È finita così la corsa di quattro giovani malviventi, arrestati martedì pomeriggio dalla polizia dopo aver messo a segno un colpo ai danni di un commerciante di preziosi a Como.
Tutti nomadi, cittadini italiani e con precedenti penali, i quattro sono stati fermati dopo che il loro SUV si è schiantato contro un guard rail, ponendo fine a un inseguimento che ha mobilitato pattuglie da mezza Lombardia e persino una squadra della polizia cantonale svizzera.
Mercoledì mattina, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto al tribunale di Busto Arsizio, il giudice ha deciso di lasciare in carcere solo uno dei quattro arrestati, B.B., 19 anni, il più giovane del gruppo, residente in un campo nomadi del Milanese. Gli altri tre sono stati rimessi in libertà con misure cautelari: F.H., 34 anni, residente a Giussago (Pavia), era alla guida del veicolo e ha ottenuto i domiciliari presso l’abitazione della sua compagna; D.B., 21 anni, anche lui domiciliato nel campo rom del milanese, sconterà la misura ai domiciliari; S.H., 21 anni, è stato invece sottoposto all’obbligo di firma quotidiano presso il commissariato di zona a Milano. Contro tutti e quattro, il questore di Como Marco Calì ha firmato un foglio di via con divieto di ritorno nel capoluogo lariano per i prossimi due anni. Il furto è avvenuto nel primo pomeriggio di martedì 6 maggio in via Borgovico, una zona semicentrale del capoluogo lariano. Erano circa le 14 quando un agente di commercio di 53 anni, specializzato nella vendita di oggetti in oro, è stato avvicinato dai quattro ladri. L’uomo aveva appena lasciato nella sua Mercedes una valigetta contenente 1.400 euro in contanti e 260 grammi di lamine d’oro, per un valore di 25mila euro. Dopo essere sceso dall’auto per una breve commissione, ha notato alcuni individui rovistare all’interno del veicolo. In pochi istanti, i malviventi si sono impossessati del bottino e si sono dileguati a bordo di una Kia Sportage nera. Il commerciante non si è perso d’animo. È salito in auto e ha seguito i fuggitivi, mentre al telefono con il 112 forniva indicazioni preziose alla centrale operativa della Questura di Como.
Grazie alla sua segnalazione, è scattato un dispositivo di ricerca che ha coinvolto numerose pattuglie: le Volanti e la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Como, la Polizia Stradale di Como e Busto Arsizio, la Polizia Locale di Saronno, i Carabinieri e persino una squadra della Polizia del Canton Ticino, giunta fino al luogo dell’arresto. I fuggitivi hanno imboccato l’autostrada A9 in direzione sud, viaggiando a folle velocità e compiendo manovre azzardate, mettendo in pericolo l’incolumità degli altri automobilisti.
Dopo un lungo inseguimento che si è protratto per diversi chilometri, la corsa si è conclusa all’uscita dell’autostrada a Saronno. Qui, in via Lazzaroni, il conducente ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un guard rail. Il SUV è rimasto gravemente danneggiato, ma per fortuna nessun altro veicolo è rimasto coinvolto nell’incidente. I quattro occupanti, lievemente contusi, sono stati immediatamente fermati e trasferiti in Questura a Como. La refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. Le accuse mosse nei loro confronti sono gravi: furto con destrezza aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. I quattro arrestati sono legati a un contesto, quello dei campi nomadi del milanese, spesso associato a fenomeni di microcriminalità organizzata.