Un vetro rotto dietro l'affondamento del Bayesian, il superyacht naufragato nella baia di Porticello a Palermo il 19 agosto che portò alla morte di sette persone. Stando all'ultima ipotesi il guasto potrebbe aver permesso l'ingresso dell'acqua nella sala macchine o in un altro compartimento. E, successivamente, la tempesta potrebbe aver causato l’affondamento.
A spiegare l'ultima scoperta è il Corriere della Sera che riferisce la rottura della finestra antisfondamento che divide la sala macchine dalla control room. Un video girato dai sub durante le ispezioni mostra che è crepato a ragnatela ed è bombato verso la control room. Potrebbe essere stato colpito da un oggetto, ma è un’eventualità remota. Oppure l’acqua può aver invaso la sala macchine prima della control room, generando così pressione idrostatica.
"C’è un altro ingresso, anche quello stagno", spiega al quotidiano una fonte che conosce bene il Bayesian. Tutti i portelloni sembrano chiusi. Lo scafo rimane integro. Anche la chiglia basculante, considerata all’inizio come co-responsabile del naufragio, è a posto. Anche se la fiancata destra non è stata ancora esaminata. Si potrebbe anche pensare alla rottura interna degli assi delle eliche o di qualche altro componente. Mentre rimane il mistero dell’albero alto 72 metri. Era illuminato durante la tempesta. Poi le luci si sono spente. "Perché è saltato il gruppo elettrogeno che si trova in sala macchine", spiega chi sta indagando.
Il comandante dell'imbarcazione vicina al Bayesian, Karsten Börne Borner, ha parlato così: "Io ho consultato l’app Windy, ho visto che stava arrivando, ho svegliato tutti, acceso i motori e messo la prua al vento". E il suo collega del Bayesian, il capitano James Cutfield non lo avrebbe fatto: "È venuto a svegliarmi Griffiths, sono uscito subito ma non c’è stato il tempo di fare nulla". Insomma, molti punti sono ancora da chiarire.