Andrea Sempio, nuovo indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, non si è presentato in Procura. L'uomo era stato convocato a Pavia per un interrogatorio, ma appellandosi all’articolo 375 del codice di procedura penale, non si è presentato. "Guerra dura senza paura", scrive nel frattempo in una storia Instagram l'avvocata Angela Taccia, che lo difende insieme al collega Massimo Lovati. "CPP we love you", aggiunge, insieme a un cuoricino blu. Un annuncio social, nonché un'allusione al Codice di procedura penale. Ossi all'articolo 375 comma 4.
Quest'ultimo prevede: "L'invito a presentarsi è notificato almeno tre giorni prima di quello fissato per la comparizione, salvo che, per ragioni di urgenza, il pubblico ministero ritenga di abbreviare il termine, purché sia lasciato il tempo necessario per comparire". Insomma, se - come sostengono i difensori di Sempio - questi termini non sono stati rispettati, è diritto dell'indagato non rispondere all'invito per l'interrogatorio.
Diverso discorso invece per Alberto Stasi, anche lui chiamato dalla Procura per essere interrogato. L'ex fidanzato della vittima, già condannato, sarebbe entrato da un ingresso secondario del Tribunale di Pavia. Qui era atteso per l'interrogatorio in qualità di testimone nel nuovo filone dell'indagine coordinata dalla Procura di Pavia, sull'omicidio avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. A quanto si apprende sarebbe arrivato a bordo di un'auto, probabilmente accompagnato dal suo avvocato Giada Bocellari. Antonio De Rensis, l'altro legale. "Risponderà a tutto, è sereno", ha confermato De Rensis prima di entrare in Procura. Poi la precisazione sul rapporto con Sempio. Per i suoi legali, infatti, i due non si conoscevano.