Andrea Sempio è innocente. Ne è sicuro il suo legale, Massimo Lovati. E, altrettanto innocente a suo dire sarebbe Alberto Stasi, l'uomo condannato per l'omicidio di Chiara Poggi. L'unica differenza? Stasi sarebbe a conoscenza del vero killer e del suo mandante. Allora - la domanda che sorge spontanea - quale sarebbe il movente dietro il delitto di Garlasco? Per Lovati Chiara Poggi sarebbe stata eliminata perché aveva scoperto un segreto indicibile. Lo racconta in una intervista a Repubblica: "È una teoria che nasce dalla mia conoscenza del territorio. Non posso dimostrarla". L'avvocato parla di "un luogo alla periferia di Garlasco dove ogni mercoledì si praticava l'esorcismo. Poi emersero fatti di pedofilia".
Rispetto al delitto Poggi "sono fatti successivi di cinque anni, lo so. Ma accadevano anche prima, lo sanno tutti". Chiara sarebbe stata uccisa per averlo scoperto? "È la mia teoria. Un sogno che ho fatto. Lo scriva: un sogno". Stasi "ha detto un sacco di bugie sulla scoperta del corpo. Quando ne dici così tante vuol dire solo che ti hanno imbeccato". La riprova? "Stasi fu assolto fino al secondo grado e condannato a soli sedici anni. Non aveva alternativa. Finirebbe sottoterra. Ucciso dal presunto mandante? Più mandanti".
Insomma, secondo il legale casi in cui c'entra la Chiesa non sono nuovi: "Non sarebbe la prima volta. Guardi che cosa è successo con la povera Emanuela Orlandi. Ma le ripeto che è un mio sogno. Non voglio guai". E ancora, sempre seguendo la sua teoria: "La figura del sicario è nella letteratura criminologica - aggiunge - . Il modo in cui fu uccisa quella ragazza servì a confondere le acque. I sicari sono abilissimi. Entrano dovunque. Non li scopriamo mai". Con Sempio, di questa teoria, "non ne abbiamo mai discusso. Lui non c'entra nulla con questa storia. Nemmeno con quegli ambienti di chiese e oratori. Lui è un comunista. Un disadattato. È provato ma sereno, come tutti gli innocenti. Io invece sono stanco. E preoccupato. Contesteremo le consulenze di parte e presenteremo le nostre. Poi, se si dovesse andare a processo, valuterà il giudice".