Nostradamus
Cosa succederà nei Campi Flegrei? Lo svelerebbe una profezia di Nostradamus, che nella sua opera del 1555 "Les Prophéties" parla di "una grande città nuova" e di un periodo in cui "il sole venti del Toro" sarà accompagnato da un violento terremoto. Secondo l'astrologo francese del Cinquecento, la terra tremerà, l’aria si oscurerà e un "grande teatro pieno cadrà in rovina". Parole ambigue, che però potrebbe rimandare allo scenario attuale dell’area napoletana. Napoli, il cui nome significa proprio “città nuova”, si trova a pochi chilometri dai Campi Flegrei, un supervulcano monitorato costantemente per via del bradisismo e dell’aumento della sismicità.
Ed è proprio in quel territorio che cresce l’ansia: secondo alcune letture, Nostradamus avrebbe predetto una catastrofe che potrebbe colpire oltre mezzo milione di persone. Ma quanto c’è di vero? Gli esperti invitano in ogni caso alla cautela. Le profezie del noto veggente, infatti, sono scritte in modo criptico e soprattutto aperto a interpretazioni personali. Dunque, non esistono prove che collegano davvero i suoi testi a eventi specifici del nostro tempo.
Le profezie di Nostradamus, insomma, tornano a far discutere, soprattutto in un momento delicato per l’area dei Campi Flegrei, teatro di nuove scosse sismiche e timori legati all’attività vulcanica. L'astrologo, d'altra parte, viene spesso tirato in ballo quando si parla di eventi disastrosi.