Un nuovo dettaglio emerge nell'intricato caso dell'omicidio di Chiara Poggi. Alla ricerca del movente nonostante la condanna di Alberto Stasi, spuntano i casi di pedofilia. Sì, perché è tornato a galla il file sulla pedofilia salvato dalla ragazza nel giugno 2007 - due mesi prima dell'omicidio - sulla sua chiavetta usb. Un documento che "conteneva una serie di articoli su reati di pedofilia a opera di membri della Chiesa".
A riportare alcune righe lette dalla 26enne è Gianluigi Nuzzi che su La Stampa scrive: "'Non accettare caramelle dagli sconosciuti. Siamo tutti cresciuti con questo monito nelle orecchie, bambini con il mondo da scoprire, insidie comprese. Ma se a offrire le caramelle sono quelli che conosciamo: l'edicolante, l'amico di papà, la mamma della compagna di banco, i genitori, i fratelli? Gli scaffali delle librerie traboccano di libri sulla pedofilia: saggi importanti, che raccontano i traumi delle piccole vittime, spiegano come riconoscere i sintomi della violenza, suggeriscono a chi affidarsi per aiutarli e farsi aiutare'. Queste righe le ha lette Chiara Poggi prima di morire e l'hanno impressionata'".
Per il conduttore di Rete 4 Chiara "si interrogava su chi fossero i pedofili e quali spinte li portassero a violare i piccoli, leggeva specifiche inchieste sui settimanali. Approfondiva le testimonianze, raccolte da Carmine Galasso in Crosses - Victims of Clergy Abuse (Trolley Books) sugli abusi consumati da sacerdoti". Scoperte che si aggiungono alla tesi di Massimo Lovati. Secondo il legale di Andrea Sempio non è da escludere che a uccidere la 26enne sia stato un sicario.
"Anche in quel periodo, nel Santuario delle Bozzole, che dista 300 metri da casa Poggi, oltre che esserci l'oratorio, si praticava l'esorcismo - spiegava proprio ai microfoni di Quarto Grado -. Questo è risaputo. Nel 2012, c'è uno scandalo: vengono arrestati due ragazzi rumeni che compiono un'estorsione ai danni di più sacerdoti e che riferiscono di aver accertato che in quella località non solo si praticava l'esorcismo, ma anche la pedofilia". Insomma, per Lovati "il filo comune è la pedofilia. Chiara aveva visto, praticava l'oratorio. Era diventata scomoda perché aveva saputo determinate cose, allora l'hanno eliminata. È una mia sensazione, non ho prove o indizi".