Il caso Garlasco si arricchisce di nuovi particolari significativi e a Quarta Repubblica, programma di approfondimento di Rete4 condotto da Nicola Porro, vengono fatti ascoltare gli audio di un’intercettazione che ha per protagoniste la mamma delle sorelle Cappa, Maria Rosa Poggi, e sua sorella Carla, la mamma della vittima. Pubblicata dal Tempo, è una conversazione che risale al 12 Febbraio del 2008, pochi mesi dopo l’omicidio di Chiara Poggi. Qui di seguito la sequenza intercettata, con la mamma delle sorelle Cappa che si auto-scagiona e parla del malessere della figlia Paola. Entrambe le donne parlano dell’interrogatorio subito dal pm Rosa Muscio, titolare dell’inchiesta all’epoca.
Carla Poggi: “Ma a loro fa tanto comodo spostare l'orario di quando è morta Chiara! Perché se Chiara è morta alle 9.30-10, ci siete dentro voi altri, ammesso! Che poi la Paola... la Stefania era al telefono e tu... a fare le commissioni. E invece se metti l'orario più tardi, lui è dentro in pieno (sarebbe Stasi)!”.
Maria Rosa Cappa: “È pazzesco! E le mie impronte non ci sono”.
Carla Poggi: “Io quando sono andata per essere interrogata non ero per niente spaventata”.
Maria Rosa Cappa: Vabbè Carla, ma sai, tu eri a Loano, cioè più di così. Ma io ero a casa e avendo anche le chiavi (si riferisce alla casa di Chiara)... Mi ha chiesto come ero vestita la mattina, la sera. A che ora sono uscita la mattina, io non ho niente da nascondere”.
Carla Poggi: “E le figlie? Anche loro per cosa?”
Maria Rosa Cappa: “Eh, sempre per la storia della mattina, il tutore. Anche a me hanno chiesto del tutore, dove arrivava? Dove non arrivava? E se poteva toglierselo, non toglierselo”.
Carla Poggi: “Eh perché la Paola era in grado di fare quello che hanno fatto alla Chiara?”
Maria Rosa Cappa: “Eh ma se…”
Carla Poggi: “Ma diamo i numeri!”
Maria Rosa Cappa: “Non poteva neanche camminare!”
Carla Poggi: “Appunto, ma diamo i numeri!?”
Maria Rosa Cappa: “Eh ma Carla… guarda che sto di un male, a parte che mi preoccupo per la Paola, poi lei proprio sta male, è proprio stata male”.
Carla Poggi: “Eh lo credo”.
Carla Poggi: “Ma lei cosa poteva fare? Ma non l'hanno vista con la stampella?”
Maria Rosa Cappa: “Ma che cosa gliene frega no? Tu non hai letto sui blog, sulla storia delle stampelle cosa ne dicono?”.
Difficile stabilire se quest’intercettazione può favorire o appesantire la posizione delle due donne, si aspettano i risultati definitivi dell’incidente probatorio e si attende che, magari, spuntino nuovi elementi che possano accorciare almeno di un millimetro la distanza verso una verità nascosta per diciotto anni.