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Garlasco, la scoperta sull'impronta 33: perché ora crolla il caso

mercoledì 2 luglio 2025

2' di lettura

Un accertamento tecnico "depone per la sicura estraneità dell'impronta alla dinamica omicidiaria, oltre che per la non attribuibilità della stessa ad Andrea Sempio": questo quanto stabilito dal consulente della famiglia Poggi, Dario Redaelli, a proposito della cosiddetta impronta numero 33. Sempio è il nuovo indagato nell’inchiesta della procura di Pavia sul delitto di Chiara Poggi, la 26enne trovata senza vita nella villetta di famiglia a Garlasco il 13 agosto del 2007. Per l'omicidio è stato condannato solo l'ex della vittima, Alberto Stasi, mentre il nuovo indagato è un amico del fratello di Chiara. L'impronta numero 33, invece, è la traccia del palmo destro di una persona. È stata trovata sulle scale che portano alla cantina dei Poggi, lì dove è stato trovato il corpo della ragazza. 

A comunicare l'ultima novità sono stati gli avvocati della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna. Questi ultimi hanno fatto sapere anche che la Procura ha rigettato una loro richiesta di esaminare la traccia nell'ambito dell'incidente probatorio. Per i pm di Pavia, la traccia rappresenterebbe un indizio chiave, appartenente a Sempio secondo gli esiti di una loro consulenza. 

"Alla luce del comunicato stampa diffuso dalla Procura di Pavia il 21 maggio scorso in merito all'attribuzione ad Andrea Sempio dell'impronta palmare n. 33 posta all'altezza del terzo gradino della scala 'ove è stato rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi' e della precedente propalazione della notizia da parte del TG1 mediante immagini quantomai suggestive - si legge in una lunga nota dei due legali - la famiglia Poggi ha provveduto a richiedere ai propri consulenti un apposito approfondimento tecnico, previa acquisizione della consulenza dattiloscopica del Pubblico Ministero". La Procura però ha risposto di no. E in merito a questo gli avvocati hanno dichiarato: "Prendiamo doverosamente atto di tale determinazione, ma ci saremmo sinceramente augurati che un dato probatorio rappresentato ai media come decisivo per l'accertamento dei fatti potesse essere subito chiarito proprio nell'ambito dell'attuale incidente probatorio, per il quale è stata fissata udienza al 24 ottobre 2025". 

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