Il veliero Bayesian si sarebbe inclinato prima della tempesta che poi ne ha provocato il naufragio: questo quanto emerge dalle analisi effettuate dai consulenti tecnici sul relitto dell'imbarcazione affondata la notte del 19 agosto 2024 a Porticello, non lontano da Palermo. Stando agli ultimi rilievi, nello scafo del Bayesian era entrata acqua prima dell’arrivo della tempesta. “Il momento raddrizzante e la stabilità in allagamento erano già compromessi prima della tempesta”, hanno riferito fonti vicine agli inquirenti, come riporta Repubblica. La forza del vento, dunque, sarebbe stata una concausa e non la causa principale del naufragio in cui sono morte sette persone. Tra queste, il magnate dell’informatica e proprietario della barca Mike Lynch, sua figlia Hannah, i coniugi Bloomer e il cuoco Recaldo Thomas.
Secondo gli investigatori, se il veliero fosse stato in piena efficienza e se l’equipaggio avesse seguito i protocolli standard “non solo nell’ultimo quarto d’ora fatale, ma anche nelle ore precedenti, arrivare all’affondamento sarebbe stato alquanto improbabile”. Una tesi, questa, che conferma l'ipotesi formulata dalla procura di Termini Imerese dieci mesi fa, quando si parlò “di un’incredibile catena di errori umani”. Sotto indagine ci sono finiti il comandante James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia quella notte Matthew Griffiths.
Dunque, stando all'ultima tesi, il veliero sarebbe già stato inclinato di 15 gradi quando le raffiche di vento sono diventate più forti. Tuttavia, non si sa il motivo di questo scompenso: potrebbe esserci stata un’apertura nello scafo che avrebbe provocato un allagamento oppure potrebbe esserci stata una chiusura dei portelloni di poppa quando ormai era troppo tardi e l’acqua era già entrata.