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Treviso, dopo lo shampoo i clienti calvi: il salone cinese da incubo

martedì 5 agosto 2025

2' di lettura

L'incubo? Andare dal parrucchiere e ritrovarsi senza capelli. È quanto accaduto a Treviso, all'interno di un salone nel quadrante di via Roma. Salone gestito da cinesi. Qui la sconcertante scoperta: la nuca dei clienti veniva cosparsa con dei cosmetici nocivi, capaci di irritare il cuoio capelluto fino a provocare prurito e la perdita di capelli. L'allarme è stato lanciato a luglio scorso, quando alcuni clienti hanno raccontato di essere andate al salone per dei trattamenti, per poi notare allo specchio problemi cutanei consistenti e prolungati. Oltre alle forti irritazioni, c'è chi si è trovato in mano, dopo aver fatto una doccia, una quantità spaventosa di capelli.

Ecco allora che in seguito a numerose segnalazioni, è intervenuto il nucleo di tutela del consumatore. Il comando di polizia locale ha voluto ispezionare il salone e, per farlo, ha richiesto un controllo congiunto con il Sisp dell’azienda sanitaria locale. Risultato? I prodotti utilizzati "non erano idonei". Più nel dettaglio, i parrucchieri usavano prodotti cosmetici tra cui shampoo, creme, lozioni per lavaggi e acconciatura spesso aperti. All'interno dei barattoli da circa un litro ciascuno c'erano sostanze proibite dalla normativa europea in materia di sicurezza dei cosmetici (in particolare il regolamento CE n. 1223/2009). I prodotti dunque non erano autorizzati. Di più, vietati perché nocivi. A quel punto tutti i prodotti sono stati sequestrati e l’attività è stata segnalata all’Usl 2: l’azienda verrà sanzionata e potrebbe incorrere in multe salatissime. Anche il titolare dell'attività rischia pesanti sanzioni, oltre alla sospensione in attesa dell’esito degli ulteriori accertamenti.

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Non è la prima volta che accadono eventi simili. Confartigianato aveva da tempo segnalato il problema delle attività abusive che praticano senza licenza, tenendo prezzi bassissimi. "Questo tipo di interventi dimostra quanto sia fondamentale il controllo sistematico delle attività commerciali, soprattutto quando si tratta di servizi che impattano direttamente sulla salute dei cittadini - tuona il comandante Patrich Antonello. - Il Sisp dell’Ulss 2, che ringraziamo, è intervenuto con i propri operatori specializzati, evidenziando la necessità di un costante aggiornamento e monitoraggio dei prodotti impiegati nei saloni. Questo intervento si inserisce in un più ampio programma di monitoraggio coordinato dal nucleo tutela del consumatore". 

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