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Covid, ecco chi ha coperto la Cina: uno choc dai verbali desecretati

di Roberto Tortora venerdì 8 agosto 2025

2' di lettura

Tutto ciò che avremmo sempre voluto sapere sul Covid e non ci hanno detto. Verità sconvenienti e scioccanti emergono, infatti, dalla desecretazione dei verbali delle audizioni dei membri del Cts in commissione Covid, presieduta dal senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei: “La vera preoccupazione dell’Organizzazione mondiale della Sanita era che la Cina venisse liberata da ogni possibile accusa di aver esportato il virus, che ha circolato in Lombardia un anno prima tra i pazienti oncologici. L’Italia era impreparata a gestire la pandemia, noi fornivamo pareri, ma e stata la politica a decidere”. 

Nel verbale d’audizione dello scorso 3 Aprile, poi, l’infettivologo Giuseppe Ippolito fa a pezzo la task-force anti-Covid di cui faceva parte: “Tutto gratuito ed estremamente scocciante. Non non esisteva alcun atto formale (dell’istituzione del gruppo da parte del ministro Roberto Speranza, ndr), scusi se mi sono infervorato. Nessuno sapeva quante mascherine ci fossero, nonostante il ministero disponesse di un flusso costante di dati, tutta la narrazione sugli “esperti” che avrebbero indirizzato le scelte di Conte e Speranza altro non era che una porta girevole di “persone che ogni giorno cambiavano”, tra “falsi virologi, falsi profeti e falsi esperti di cui anche questo Paese e riuscito a dotarsi”.

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Sempre Ippolito accusa il governo di allora: “Non chiudere la Val Seriana non fu una scelta dei tecnici, ma dell’esecutivo, con valutazioni economiche e politiche. Non ci è mai stato richiesto di dire: adottiamo il piano pandemico, che l’Oms dice di attuare come si fa con l’influenza”. Ippolito accusa Speranza per non aver chiuso la zona rossa tra Alzano e Nembro, attribuendo la scelta a “valutazione e decisione dei tecnici del Cts e della task force. Speranza può dire quello che vuole - sottolinea Ippolito - ribadendo di avere lui stesso richiesto invano di rifarsi alle metodologie del Piano pandemico. I parlamentari Antonella Zedda e Francesco Ciancitto, di FdI, affermano: “Altro che Italia pronta ad affrontare la pandemia, la verità è che ogni iniziativa fu presa in maniera improvvisata e tardiva all’interno di uno scenario alquanto confuso, con una gestione raffazzonata e dilettantesca”. Ippolito avrebbe voluto fare autopsie che vennero negate per far sì che l’OMS proteggesse la Cina. Si sarebbero potute scoprire molte cose subito, come l’evidenza dai marker tumorali che il virus circolasse da molti mesi prima. Ora Pechino trema, perché dalle prossime desecretazioni potrebbero uscire altri particolari che certificano il dolo di una pandemia che ha fatto più vittime di quelle che si potevano evitare.

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