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"Noi, scappati per paura". E i baby killer di Cecilia sono già tutti a spasso. La comunità? un miraggio

di Massimo Sanvito giovedì 14 agosto 2025

3' di lettura

Puff. Spariti. Evaporati. Volatilizzati. È la mattina dopo l’interrogatorio nelle stanze dell’ufficio centrale arresti e fermi di via Custodi, a Milano: tornati a “casa” loro, i baby pirati della strada che hanno investito e ucciso Cecilia De Astis se ne vanno insieme alle rispettive mamme. «Sono andati a comprare acqua e cibo. C’erano troppi giornalisti...», hanno spiegato le donne del campo ai vigili e ai carabinieri che ieri sono tornati tra la vegetazione di via Selvanesco per verificare le condizioni abitative dei bambini in quella fetta di sterrato senza acqua corrente. Fotografie e colloqui per restituire un quadro preciso ai giudici del Tribunale dei Minori che ora dovranno decidere il da farsi. Verso le 13, poi, sono tutti tornati alla base. L’ultimo a mancare all’appello è stato infine rintracciato in via Ovada, alla Barona, altra periferia difficile della metropoli.

Quello di girare da soli è un modus operandi consolidato ma non vale come prova di “abbandono” da parte delle famiglie, condizione che aprirebbe ai figli le porte di una comunità protetta. Manca anche il “concorso al reato”. Quanto ai genitori, al quarto piano del Palazzo di Giustizia i magistrati stanno vagliano le loro posizioni. Mamme e papà (in questo caso solo mamme, visti i guai giudiziari degli uomini) rispondono sempre, civilmente, dei danni causati da figli minorenni.

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Ma una cosa è certa: i piccoli, anzi piccolissimi, rom sono liberi come il vento. Non è riconosciuta la loro pericolosità sociale e il sentore è che sarà molto difficile, per non dire impossibile, trasferirli in una comunità. Anche un’eventuale risarcimento alla famiglia della vittima, visto lo stato di assoluta indigenza dei rom, è già praticamente da escludere.

«Abbiamo avuto paura e siamo scappati», ha detto ai vigili martedì pomeriggio uno dei quattro a bordo della Citroen Ds4 rubata domenica sera a un gruppo di turisti francesi fuori dal bed and breakfast dove alloggiavano. Una delle mamme ha anche provato a giustificarli: «Sono bambini, cosa capiscono?».
Stando a quanto risulta a Libero, la banda bazzica spesso dalle parti del centro commerciale Fiordaliso di Rozzano, dove sono fioccate segnalazioni per piccoli furti e disturbo ai clienti. Girovagano parecchio i piccoli nomadi, sia a Milano sia in Piemonte, dove spesso giungono, spingendosi fino alla Francia, perché lì hanno diversi parenti.

Tornando all’inchiesta, i tempi dei magistrati guidati dal procuratore per i minori, Luca Villa, non saranno brevi. Stando a quanto filtra, mancano i presupposti di legge per qualunque provvedimento d’urgenza da parte dei pm o dei servizi sociali. Che, in ogni caso, dovranno inviare una richiesta motivata alla procura per chiederne qualsivoglia provvedimento. E qui torniamo al sopralluogo di ieri per approfondire le condizioni di vita di questa comunità rom Khorakhanè, un gruppo chiuso, fortemente endogamo, dove ci si sposa solo tra persone della stessa stirpe, che «conta il livello di scolarizzazione più basso in Italia», hanno spiegato dall’Opera Nomadi, i cui referenti si sono detti «arrabbiati ma non stupiti, condannando «senza alcuna esitazione il gesto irresponsabile e criminale» ma allo stesso tempo spiegando che «poteva accadere a chiunque».

La ricetta dell’associazione è molto chiara: «I ragazzini dovrebbero essere messi in osservazione dai servizi sociali e non tolti alle famiglie, ma controllati razionalmente e magari inseriti in centri estivi fino alla riapertura delle scuole. Per le famiglie, il Comune provveda ad assegnare case popolari senza concentrarli in un solo quartiere». L’Opera Nomadi ha anche chiesto al Comune di essere ricevuta. Oggi pomeriggio alle 14.45, intanto, saranno celebrati i funerali di Cecilia nella chiesa di San Barnaba, al Gratosoglio. Per il Comune di Milano sarà presente l’assessore ai Servizi Civici, Gaia Romani. Il sindaco, Beppe Sala, ha sentito i figli della vittima: li incontrerà nelle prossime settimane.

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