Ancora scontro tra le Ong e il governo. A poche ore dallo sbarco di Trapani, ecco che è la Ocean Viking ad attaccare l'esecutivo. Il motivo? L'assegnazione del porto di sbarco. "Oggi la Ocean Viking è stata deliberatamente e violentemente attaccata in acque internazionali dalla Guardia Costiera libica che ha sparato centinaia di colpi contro la nostra nave. Gli 87 sopravvissuti e l’equipaggio stanno bene. Stiamo lavorando a ricostruire gli eventi", fa sapere su X l'Ong Sos Mediterranee.
Contattato il centro di controllo, il natante ha ricevuto indicazioni per lo sbarco in un porto sicuro in Toscana. Apriti cielo, l'Ong si scaglia contro l'esecutivo: "Le autorità italiane hanno assegnato Marina di Carrara come porto di sbarco", scrivono sui social. "Sono 1.300 km lontano dall’area di salvataggio e tre giorni e mezzo di navigazione in più". Una assegnazione che, secondo la Ong, non è assolutamente casuale: "Ancora una volta, un porto distante ci trascina lontani dal Mediterraneo centrale, dove gli sforzi di soccorso sono disperatamente necessari. Questa pratica costa vite umane, ogni giorno". A quanto pare il braccio di ferro prosegue. Intanto fanno discutere a sinistra le parole del sindaco di Ravenna che ha protestato per l'ultimo sbarco di migranti da una nave Ong nel porto della città che amministra.