La storia della donna di 60 anni aggredita e stuprata da un uomo domenica all'alba nel parco di Tor Tre Teste, periferia Est di roma , ha sconvolto la Capitale e l'Italia. Una passeggiata con il cane finita in tragedia. Come sottolinea Repubblica, che ha pubblicato la testimonianza della signora ovviamente sotto anonimato, è stato un incubo lungo 10 minuti.
L'aggressore, che ancora non è stato identificato, "mi ha detto che se avessi gridato per chiedere aiuto mi avrebbe tagliato la gola con un coltello. Ho avuto paura di morire", sono le parole della vittima affidate ai carabinieri della compagnia Casilina che hanno raccolto la denuncia e ora stanno indagando sul caso.
"Ero uscita presto per portare a spasso il cane. Non erano ancora le sei. Mi sono piegata per togliergli il guinzaglio, volevo lasciarlo libero. In quel momento è arrivato quest'uomo da dietro. Non ricordo il suo volto, solo che era di colore e aveva un cappellino da baseball all'indietro".
La donna è stata assalita vicino all'ingresso di via degli Olmi, all'ombra dei ruderi dell'acquedotto Alessandrino. Il parco era deserto: "Mi ha sbattuta a terra, poi ha frugato nel marsupio. Ha preso il mio telefono e voleva che lo sbloccassi, ma non potevo, perché è di mio figlio. Io lo uso come contapassi. Voleva anche i soldi. Non ce li avevo. Lui prima ha cercato di convincermi ad andare a casa a prenderli, poi mi è saltato addosso".
Dopo la violenza, l'uomo è fuggito con il telefonino e la donna è riuscita a tornare a casa e mettersi in contatto con il figlio: "Gli ho detto che ero stata aggredita, mi sono vergognata per quello che era accaduto. Mi sentivo sporca". Per questo motivo, ha spiegato, "non riuscivo a dirgli cosa fosse successo".