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Treni, bus, scuole: Italia nel caos nel nome di Greta Thunberg

di Alessandro Gonzato venerdì 19 settembre 2025

3' di lettura

Netanyahu trema. Oggi per protestare contro il governo israeliano Maurizio Landini ha indetto quattro ore di sciopero: il capo della Cgil non riuscirà a bloccare totalmente l’Italia solo perché per sua ammissione i tempi erano «strettissimi» e dunque il blocco non riguarderà servizi essenziali come trasporti, scuola e sanità. Si rifarà il 25 ottobre, sciopero generale casualmente organizzato di sabato.

Oggi, dicevamo, i disagi saranno a macchia di leopardo ma lunedì sarà il caos: incroceranno le braccia gli iscritti a diversi sindacati, il più rappresentativo è l’Usb, e rimarranno fermi treni (eccetto quei pochi garantiti nelle fasce orarie 8-9 e 18-21), autobus, metropolitane, taxi, pubblico impiego e istruzione asili compresi, e in queste ore in tutto il Paese i genitori che ancora non hanno ricevuto informazioni sulla chiusura o meno degli istituti stanno provando affannosamente a chiederle.

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LA CROCIERA
Il motivo della paralisi dell’intera nazione? Per l’Unione sindacale di Base «bisogna manifestare il sostegno incondizionato alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla e chiedere la tutela dei volontari impegnati a portare aiuti al popolo palestinese». I sindacati fermano il Paese in nome di Greta Thunberg, la quale peraltro se n’è andata dalla nave ammiraglia in protesta col resto della ciurma, che non ha fatto nulla per trattenerla, e naviga su un veliero minore. «È evidente», afferma con un certo piglio l’Usb, «che l’umanità non si è mai trovata di fronte a un fatto orribile come il genocidio di Gaza, con la completa connivenza di tanti governi. Il mondo di sopra lo sa e resta a guardare. Sta a noi, al mondo di sotto», spiega il sindacato, «ribellarsi: lo sciopero generale è il minimo che si possa fare».

Capito lavoratori, pendolari, universitari, gente che deve prendere il bus per fare la spesa, andare in farmacia, all’ospedale o che vuole semplicemente farsi i fatti propri? Il mondo di sotto, da cui stavamo ingiustamente per escludere i partigiani dell’Anpi – che però dato il numero ormai al massimo bloccano se stessi – deve scioperare per la paladina ambientalista riciclatasi pro-Pal e la Global Sumud Flotilla.

Nel caravanserraglio poteva mancare Alleanza Verdi Sinistra? Oggi i bonelliani si distingueranno soprattutto nella capitale «per dare ai Comuni di Roma e provincia un segnale e accelerare la fine del genocidio in Palestina». Manifesteranno dall’urbe a Civitavecchia e Ostia. Sempre a Roma la Cgil strillerà di fronte a Montecitorio. Nicola Fratoianni, capo di Sinistra Italiana, anche lui oggi, sarà al corteo di Livorno.

«Gli scioperi si preannunciano», interviene il vicepremier leghista Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, «ci sono dei modi, dei tempi, delle regole da rispettare. Quello proclamato dalla Cgil non è soggetto alla disciplina perla quale è stata istituita la Commissione di Garanzia. Pur essendo un’astensione dal lavoro senza preavviso», continua Salvini, «il ministero confida che i disagi siano limitati. In più la Cgil fa lo sciopero dei trasporti per la Palestina: non risolvi nulla, ma semplicemente rovini la giornata di lavoro a milioni di lavoratori».

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CORTOCIRCUITO
Oggi Landini manifesterà a Catania, ma non contro i 22 contratti collettivi sotto i 9 euro all’ora sottoscritti da lui. Non attaccherà chi ha avvallato i 5 euro all’ora per i vigilantes altrimenti dovrebbe tenere un comizio contro se stesso. Rilancerà la «rivolta sociale» per difendere Gaza e immaginiamo che l’esercito israeliano, atterrito, abbia già attivato la contraerea di pernacchie. Ad Ancona il presidio “Fermiamo le barbarie” fermerà per quattro ore il porto: contribuirà a immobilizzare la regione anche chi si candida a governarla, il dem Matteo Ricci, spalleggiato dai reduci dell’Anpi, l’associazione Libera e Legambiente. A Palermo, invece, tra gli altri si bloccheranno per quattro ore le principali aziende metalmeccaniche. Il conto totale degli scioperi organizzati a settembre, al momento, arriva a 66, due al giorno. In nome di Greta si può fare di più. 

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