Nello studio di Piazzapulita, il talk di approfondimento politico del giovedì sera di La7 condotto da Corrado Formigli, è andato in scena un acceso confronto tra Paolo Mieli e Tomaso Montanari su Israele-Palestina: il primo ha rifiutato di parlare di genocidio, il secondo lo ha accusato di negazionismo. Mieli si attacca sui numeri ed esordisce così: "Io mi rifiuto di usare la parola genocidio, ogni settimana arriva una commissione che parla di genocidio". Formigli, però, lo stoppa subito: "Lo dicono anche intellettuali ebrei, Grossmann è uno di questi insomma". E Montanari rincalza: "È una verità scientifica, tu ti puoi rifiutare anche di dire che l'acqua calda è calda, è una forma di negazionismo diciamolo molto chiaramente".
Si fa riferimento che, sulla stessa linea, ci siano Mentana e Galli Della Loggia, allora Mieli spazientito commenta: "Saremo tre, però voi sarete tre milioni, tre miliardi? Lasciate vivere senza picchiare". Montanari, però, non si ammorbidisce: "Non lo dovrei dire io perché il giornalista sei tu, ma ci sono i fatti". Mieli allora prosegue: "Quand'è che dirò che è genocidio? Lo misurano i demografi...". Montanari non ce la fa a tacere e lo rimbrotta: "Ma non è vero, è una sciocchezza colossale scusami, non è vero affatto, Srebrenica erano 9mila persone ed è un genocidio, non è questione di numeri".
Mieli prova a proseguire a fatica: "I genocidi che vengono misurati e che figurano nei libri di storia sono: il genocidio degli armeni...". Il rettore dell’Università per stranieri di Siena, però, non è disposto a tacere: "Perché quello di Srebrenica non c'è nei libri di storia, non c'è? C'è una giornata mondiale dell'Onu per la memoria del genocidio degli armeni. Non è che gli asini volano".
Mieli ribatte: "Perché devi essere offensivo scusa? Io non ti ho offeso. Io ti dico che ci sarà un momento in cui riconoscerò che è genocidio quando sarà come gli altri genocidi del Novecento, quello degli ebrei contava 9 milioni e 7 e 6 milioni sono stati tolti". Montanari, provocatoriamente, chiede: "Da che numero in su lo considererai genocidio, quanti devono morire ancora per fartelo dire?". Mieli prosegue: "Quelli che sono i genocidi del Novecento sono: il genocidio degli armeni, quello del Rwanda...".
Montanari contro Mieli, guarda qui il video di Piazzapulita su La7
Formigli, però, lo corregge: "Srebrenica effettivamente erano 8mila ed è rientrato in quella categoria". Mieli allora prova a cambiare rotta: "Perché è così importante? Io condanno assolutamente quello che sta succedendo. Gli ebrei hanno subito un genocidio, gli ebrei hanno fatto un genocidio siamo pari ed è fatta? Vengono colpiti anche gli ebrei nel mondo, non solo gli israeliani, soprattutto gli ebrei in giro per gli Stati Uniti e l'Europa. Perché è così importante arroccarsi su una parola quando potremmo batterci tutti uniti per arrivare alla pace, per porre fine a tutto? Si obbliga Israele a ritirarsi da Gaza, con una pressione internazionale. Non bastano le sanzioni, ma sono un inizio. Si fa come si è provato a fare con la Russia con l'Ucraina”. Montanari la chiude stroncando l’Italia: “Noi gli vendiamo le armi, potremmo smetterla per cominciare".