"L'obiettivo dichiarato della Flotilla è quello di aiutare il popolo di Gaza, ma è fondamentale che questo impegno non si traduca in atti che non porterebbero ad alcun risultato concreto, ma che, al contrario, rischierebbero di avere effetti drammatici con rischi elevati ed irrazionali": il ministro della Difesa Guido Crosetto lo ha detto incontrando i portavoce di Global Sumud Flotilla, la spedizione umanitaria diretta a Gaza nonostante gli appelli istituzionali, come quello del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a non sfondare il blocco di Israele per evitare conseguenze gravi.
Anche per Crosetto "qualora la Sumud Flotilla decidesse di intraprendere azioni per forzare un blocco navale si esporrebbe a pericoli elevatissimi e non gestibili, visto che parliamo di barche civili che si pongono l'obiettivo di 'forzare' un dispositivo militare". E ancora: "Le istituzioni italiane - a partire dal presidente della Repubblica, dal presidente del Consiglio e da tutte le principali cariche dello Stato - stanno profondendo ogni sforzo diplomatico e operativo affinché prevalga il senso di responsabilità". Nonostante questo, la portavoce della missione Maria Elena Delia ha ribadito “che la missione va avanti e continua verso Gaza”.
Intanto, Israele ha fatto trapelare tutta la sua ira per quello che presto potrebbe accadere: "La Flotilla ha respinto la proposta del governo italiano e del Vaticano di scaricare tutti gli aiuti che potevano avere a Cipro e di trasferirli pacificamente a Gaza, dopo aver respinto altre due proposte israeliane di scaricare gli aiuti. Più chiaro di così non si può: questo non ha nulla a che vedere con gli aiuti, si tratta solo di provocazione e di servire Hamas", ha scritto su X il ministero degli Esteri israeliano.